Pedopornografia sul webscagionati padre e figlio

L'assoluzione è arrivata dopo cinque anni. L'inchiesta era partita da Catania e aveva avuto una rilevanza nazionale

L'AQUILA. Il tribunale penale, presieduto dal giudice Giuseppe Grieco, ha assolto padre e figlio, entrambi di Paganica, che erano finiti sotto accusa in concorso con l'imputazione di divulgazione di materiale pedopornografico. L'assoluzione è arrivata dopo cinque anni di attesa. Le indagini furono portate avanti dalla polizia postale.

Secondo l'accusa padre e figlio, che hanno le stesse iniziali, A.F. avevano divulgato, attraverso il programma di file sharing «Emule» con un computer installato presso la loro abitazione, il materiale sospetto concernente immagini relative allo sfruttamento sessuale di minorenni.

L'inchiesta era partita da Catania e aveva avuto una rilevanza nazionale. Tra coloro che furono trovati in possesso di quel materiale scottante ci furono anche gli aquilani ieri imputati e a loro carico ci furono delle perquisizioni. Comunque nello stesso filone giudiziario rimasero implicati anche degli altri abruzzesi per i quali si è proceduto a parte.

Ieri, nel corso del processo, il sostituto procuratore della Repubblica Simonetta Ciccarelli ha chiesto la condanna per entrambi a un anno di reclusione. Tuttavia i giudici hanno dato ragione alla tesi difensiva anche sulla scorta di una serie di interpretazioni da parte della corte di Cassazione che ha ristretto le responsabilità degli imputati in questi casi e per questa ragione essi, assistiti dall'avvocato Ubaldo Lopardi, sono stati scagionati con formula piena.

AGRIFORMULA. È imminente, secondo quanto si è appreso in questi giorni, la fissazione dell'udienza per l'incidente probatorio sul disastro ambientale nella zona intorno all'ex Agriformula inchiesta nella quale sono indagati due imprenditori titolari dello stabilimento e gli ex direttori. Il reato di inquinamento contestato fa riferimento alla presenza di sostanze derivanti dalle lavorazioni di residui chimici con l'ipotesi di avvelenamento delle stesse falde acquifere. Con l'incidente probatorio si potrà finalmente arrivare alla definizione delle responsabilità e anche si potrà capire che livello di inquinamento c'è nella zona. Nessuno può escludere che si possa arrivare anche a collegare l'inquinamento causato con dei malori che ci sono stati negli anni passati. Ma si tratta di indicazioni investigative ancora tutte da valutare. Resta il fatto che il sito, sulla scorta delle attuali valutazioni, risulterebbe inquinato in maniera preoccupante da anni.

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