Santa Maria di Farfa Riapre la chiesa dopo i restauri

L’AQUILA. «Adottata» dai Cavalieri del Lavoro sta per riaprire i battenti la chiesa aquilana di Santa Maria di Farfa (o Forfona) che sarà riaperta al culto sabato 10 maggio nel corso di una cerimonia in programma alle 11.

Il restauro è stato finanziato (con 130mila euro) dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro ed è avvenuto sotto l’egida della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo. Il piccolo tempio, situato nel cuore dell’omonimo quartiere (inserito tra le aree a breve per la ricostruzione) si trova addossato alla cinta muraria orientale della città.

Secondo lo storico aquilano Anton Ludovico Antinori risale alla seconda metà del Duecento. «Demolito nel 1938 in seguito alla riorganizzazione urbanistica del rione», si legge in una nota tecnica, «la chiesa fu ricostruita nello stesso luogo – stesse forme, stesse dimensioni – con la sola aggiunta di un’abside semicircolare. La facciata – nelle tipiche forme abruzzesi a schema quadrangolare, divisa in due ordini da una cornice, con portale a lunetta con colonne frontali e, nel secondo ordine, con una finestra circolare con mostra decorata – venne smontata e rimontata pietra per pietra sulla nuova costruzione. La cornice marcapiano non divide esattamente la superficie in due ordini di equivalente estensione, ma l’ordine inferiore è maggiore del superiore, tant’è che la facciata risulta più alta che larga. Altra particolarità della facciata, inconsueta nelle chiese aquilane, è il motivo degli angeli posti ai lati del rosone attribuiti dal Moretti ai maestri umbro-senesi di metà Trecento».

La riapertura della chiesa, danneggiata dal terremoto, rappresenta un segnale di ripresa di questa zona della città, dove diversi immobili sono tornati agibili e risultano abitati e dove sono in via di completamento altri lavori in svariati cantieri.

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