IN TRIBUNALE

Settimana di processi per l’ex rettore dell’Ateneo

L’AQUILA. Al via ieri la stagione dei processi per l’ormai ex rettore dell’università Ferdinando di Orio imputato in tre diversi processi, due all’Aquila e uno a Roma. Due di queste udienze si sono...

L’AQUILA. Al via ieri la stagione dei processi per l’ormai ex rettore dell’università Ferdinando di Orio imputato in tre diversi processi, due all’Aquila e uno a Roma.

Due di queste udienze si sono tenute ieri, nel giorno in cui il rettore ha passato il testimone a Paola Inverardi.

All’Aquila dove è stato chiamato a rispondere dell’accusa di diffamazione aggravata nei confronti del professore Sergio Tiberti, suo grande accusatore, ieri c’è stata un’udienza interlocutoria (la seconda si terrà il 7 febbraio). E sempre ieri per l’ex rettore, dal 2004 alla guida dell’Ateneo aquilano, è cominciato il processo che lo vede imputato a Roma per concussione. Anche in questo caso suo grande accusatore è il professor e Tiberti.

Domani il replay, con l’avvio del processo in cui di Orio dovrà rispondere del reato di abuso d’ufficio aggravato per la vicenda dei presunti affitti gonfiati dei capannoni dell’ex Optimes dove, qualche mese dopo il sisma, è stata ricollocata la facoltà di Ingegneria, la cui sede a Roio era rimasta gravemente danneggiata. Si tratta di tre inchieste che nascono dalle battaglie giudiziarie di Tiberti che nei primi due casi ha denunciato il professor di Orio, costituendosi come parte lesa, e che ha poi provocato, con una serie di esposti e conferenze stampa, l’apertura dell’inchiesta sugli affitti. Una vicenda, questa, che riguarda presunti canoni gonfiati dei locali dove ricollocare la facoltà di Ingegneria dopo il terremoto del 6 aprile 2009 e i relativi lavori di adeguamento. Anche su questi c’è il sospetto di un ritocco verso l’alto. Differenze cospicue, per l’accusa, che ammonterebbero a circa 5 milioni di euro. Gli altri due imputati in questo processo sono Filippo Del Vecchio, ex direttore amministrativo dell’ateneo aquilano e oggi direttore generale della D’Annunzio di Chieti, e Marcello Gallucci, rappresentante legale della società Gallucci Srl, titolare del capannone in passato sede della Optimes.

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