Tangenti, coinvolta Maltauro che lavorò al Progetto Case

18 Maggio 2014

L’AQUILA. Tra le aziende maggiormente implicate nell’inchiesta sullo scandalo delle tangenti all’Expo di Milano c’è anche l’impresa veneta della Maltauro che ha realizzato, insieme ad altre aziende,...

L’AQUILA. Tra le aziende maggiormente implicate nell’inchiesta sullo scandalo delle tangenti all’Expo di Milano c’è anche l’impresa veneta della Maltauro che ha realizzato, insieme ad altre aziende, insediamenti del Progetto Case nell’emergenza post-terremoto.

Infatti il titolare dell’azienda, l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, è indagato dai magistrati milanesi in quanto avrebbe pagato 600mila euro di tangenti per gli appalti dell’Expo.

Secondo il settimanale l’Espresso la Maltauro (che all’Aquila non è mai finita sotto inchiesta penale), «risulta destinataria di tre informative atipiche emesse dalle prefetture di Vicenza e L’Aquila nel 2011 e nel 2012».

«L’impresa», si legge nel settimanale che riporta una delle informative prefettizie, «ha partecipato a varie gare di appalto con la società XXX indagata in quanto infiltrata da esponenti della criminalità mafiose».

Sempre nella nota prefettizia si legge che «nel contesto dei lavori eseguiti presso la base militare di Aviano la società Maltauro inseriva nelle liste dei pass dei personaggi quali esponenti inseriti organicamente nelle principali organizzazioni criminali».

I funzionari prefettizi evidenziano anche come anche Enrico Maltauro «consigliere e amministratore delegato della predetta società, risulta essere stato condannato negli anni Novanta anche per turbata libertà degli incanti».

Tutto questo non era stato sufficiente per escludere questa ditta dagli appalti milanesi. Ora, però, lo stesso Maltauro ha affermato agli investigatori di avere ancora molto da raccontare su come funzionava il sistema degli appalti per l’Expo. Secondo l’imprenditore, ora 60enne, è il sistema che impone il pagamento delle mazzette se si vuole lavorare.

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