domenica allo spirito santo

Teatro della solidarietà per un bimbo profugo

AVEZZANO. La residenza sanitaria assistenziale “Don Orione” di Avezzano e l’associazione teatrale dialettale “Tre conche” si alleano per raccogliere fondi in favore del piccolo Iyad, un profugo...

AVEZZANO. La residenza sanitaria assistenziale “Don Orione” di Avezzano e l’associazione teatrale dialettale “Tre conche” si alleano per raccogliere fondi in favore del piccolo Iyad, un profugo iraniano gravemente malato ospite nella Marsica. Domenica alle 16, nella sala teatro della chiesa dello Spirito Santo, il parroco don Antonio Salone metterà a disposizione i locali per una rappresentazione teatrale a scopo benefico.

Lo spettacolo sarà l’occasione per raccogliere fondi da donare a un bimbo di sei anni, scappato dalla guerra e arrivato nella Marsica, come migrante. Il piccolo è giunto ad Avezzano dopo un lungo viaggio su un barcone. Una traversata affrontata insieme ai suoi genitori. Si tratta di una famiglia che una volta arrivata in Italia pensava di avercela fatta e di essersi allontanata per sempre dalle angosce e dalle paure vissute in una terra martoriata dalla guerra. I genitori si sono accorti che il piccolo sta male e ha bisogno di costose cure. Da qui l’appello prontamente raccolto. «Usare il teatro dialettale per aiutare chi ha bisogno, è uno degli scopi del nostro gruppo», commenta Domenico De Amicis, uno degli attori del gruppo teatrale dialettale “Tre Conche”, «nei nostri spettacoli l’ilarità non manca mai e se questa volta a sorridere magari è un bimbo di sei anni, riusciremo a portare a termine un qualcosa di davvero magnifico. Abbiamo bisogno di tutti», conclude De Amicis, «invitiamo a teatro quante più persone possibili così da aiutare questo bimbo».

La compagnia teatrale che ormai da tanti anni fa divertire gli avezzanesi ma in generale i marsicani, porterà in scena per l’occasione, la commedia in tre atti “Villa Serena… mica tanto”, scritta e diretta da Renzo Leonio.

«Domenica pomeriggio sarà un momento in cui il teatro incontrerà la solidarietà», aggiungono i promotori dell’iniziativa, «quella solidarietà che anche papa Francesco ha voluto sottolineare nel suo viaggio in Grecia, ospitando famiglie iraniane fuggite come il piccol Iyad dalle atrocità della guerra».

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