Chiesto il fallimento dell’ex Carichieti

Sofferenze per oltre 450milioni, il giudice Valletta fissa a maggio l’udienza chiave che spalanca le porte alla bancarotta
CHIETI. Chiesto il fallimento della vecchia Carichieti. Tocca al giudice Nicola Valletta chiudere il sipario sulla Cassa di Risparmio teatina travolta dal commissariamento e cancellata dal decreto salvabanche.
Il commissario liquidatore ha depositato, due giorni fa, alla cancelleria del tribunale fallimentare di via Arniense, attraverso un noto legale teatino, la richiesta della dichiarazione di insolvenza che si basa su due dati significativi al 31 dicembre del 2013: sofferenze per 453,8 milioni e previsioni di perdite per 304,7 milioni.
Il giudice relatore Valetta ha quindi fissato per maggio l’udienza che spalancherà le porte alla procura. Toccherà infatti al pm Giuseppe Falasca aprire il fascicolo per bancarotta. Una distinzione va ribadita tra la Nuova Cassa Di Risparmio di Chieti, guidata dall’Ad, Salvatore Immordino, che non subirà alcuna conseguenza negativa e la vecchia Carichieti, affidata al liquidatore Massimo Bigerna, 71 anni, avvocato romano, messo a capo del cosiddetto “organo di risoluzione”. Questo si è rivolto al tribunale. Lo spettro della bancarotta ora incombe sugli ex amministratori ma, allo stesso tempo, dà una sostanziale possibilità di inserimento, come parti offese, a centinaia di risparmiatori e imprenditori beffati. Carichieti arriva comunque ultima perché per le altre tre banche il tribunale fallimentare ha già avviato procedimenti o persino depositato sentenza con cui si dichiara lo stato di insolvenza, come nel caso della vecchia Banca Etruria. Il testo è stato trasmesso al procuratore capo Roberto Rossi che ha aperto il fascicolo per bancarotta fraudolenta a carico degli ultimi amministratori della popolare, tra cui l’ex vicepresidente Pier Luigi Boschi. Un altro segnale positivo per i risparmiatori beffati infine arriva dalla commissione Bilancio della Regione Abruzzo che, su istanza del consigliere regionale aquilano del Pd Pierpaolo Pietrucci, ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna il presidente della giunta, Luciano D’Alfonso, a seguire da vicino la questione dei risparmiatori abruzzesi coinvolti nella vicenda degli istituti bancari Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrara.