Giulianova, annullati i fuochi d’artificio

GIULIANOVA . Fuochi d’artificio in acqua annullati e processione in mare della Madonna del Portosalvo ridimensionata e svolta all’interno del bacino portuale. Il vento ed il mare agitato hanno in...
GIULIANOVA . Fuochi d’artificio in acqua annullati e processione in mare della Madonna del Portosalvo ridimensionata e svolta all’interno del bacino portuale. Il vento ed il mare agitato hanno in buona parte rovinato l’ultima giornata della festa, molto sentita a Giulianova, dedicata alla gente di mare ed alla sua protettrice. Infatti, nel primo pomeriggio di ieri il comitato festeggiamenti ha preso la decisione di cancellare lo spettacolo pirotecnico che, con l’ausilio di zattere, avrebbe dovuto svolgersi nello specchio d’acqua antistante la parte iniziale del lungomare monumentale. Non è stato possibile rinviare di qualche giorno l’evento, per ragioni burocratiche collegate ai permessi necessari per la ripetizione in altra data. Si è preferito pagare una penale.
In tal modo, per ragioni meteo-marine, è venuta a cadere ogni forma di protesta da parte dei titolari delle concessioni balneari del tratto di spiaggia interessato dai fuochi, che avevano minacciato di non far accedere gli spettatori nelle loro concessioni dopo un’ordinanza sindacale sulla sicurezza ritenuta per loro penalizzante.
La tradizionale processione a mare del Portosalvo, come era nelle previsioni, ha subito un ridimensionamento con svolgimento in tono ridotto dal braccio interno del molo nord fino alla banchina di riva: la statua della Madonna è stata montata a prua del peschereccio Faro. C’è stata una breve sosta con l’omelia di don Ennio Lucantoni che ha ricordato le vittime del mare e la recente scomparsa di Elia Artone e Carlo Mazzi, i marinai dell’Eliana, colato a picco durante una burrasca a fine luglio. Due corone di fiori sono state rilasciate in acqua in memoria loro e di tutti i caduti nell’Adriatico. La celebrazione della santa messa sul porto, presieduta dal vescovo di Teramo Michele Seccia, ha subito un notevole ritardo rispetto all’orario previsto.
Intanto pare che il comitato, a partire dal 2018, voglia girare pagina intendendo proporre solo una festa religiosa. Malumori si sono registrati per aver dovuto sborsare circa seimila euro per l’occupazione di suolo pubblico.
Alfonso Aloisi
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