Assalto con l’esplosivo al bancomat Bper

La gang dei furti è tornata. Alle 3 un boato ha svegliato tutto il borgo. Trovata un’auto bruciata sulla Trignina
CASALBORDINO. Una esplosione seguita dal rumore di vetri infranti. È tornata in azione la “banda della marmotta”. Alle 3 di sabato notte la gang ha fatto saltare il bancomat della filiale della Bper in via Porta Nuova, a Casalbordino. Non lontano abita il sindaco, Filippo Marinucci. «Sono sconcertato», ha commentato il primo cittadino, «questa è opera della criminalità organizzata». Quaranta minuti dopo il furto, i vigili del fuoco di Vasto hanno dovuto spegnere sulla Trignina, a Fresagrandinaria, una Chevrolet Aveo a gas in fiamme, rubata a Vasto. Non è escluso sia stata usata dai ladri per fuggire e poi sia stata incendiata per cancellare tracce e impronte. L’incendio della vettura è doloso.
IL COLPO. L’esplosione è stata sentita in tutto il paese e la deflagrazione è stata così forte che ha mandato in frantumi diverse finestre e le vetrate della stessa banca. Un colpo mirato e messo a segno con la probabile collaborazione di un basista. Da quanto emerso, venerdì nella cassa del bancomat in vista del weekend erano stati caricati circa 45mila euro. La deflagrazione ha fatto volare in aria anche pare del contante. Sembra che una parte sia stata raccolta dai carabinieri una volta arrivati sul posto. I ladri, che non hanno perso tempo a raccoglierli, hanno comunque portato via un bottino consistente. La somma supera abbondantemente i 20mila euro.
LA TECNICA DELLA MARMOTTA. La “banda della marmotta” ha già agito più volte con la stessa tecnica nella provincia, a Vasto, San Salvo e più di recente a Tollo, a San Vito Chietino e a Castel Frentano. I carabinieri di Casalbordino, coordinati dal comandante della Compagnia di Ortona, il maggiore Roberto Ragucci, ieri mattina hanno trovato e sequestrato l’apparecchatura utilizzata per provocare l’esplosione. Per un comune cittadino, quell’oggetto di metallo simile con uno stantuffo rettangolare appare come un manufatto innocuo. In realtà è un contenitore di esplosivo, farcito di polvere pirica. La “marmotta” può contenere anche 500 grammi di polvere esplosiva. Una volta infilato sotto lo sportello di un bancomat, è in grado di sventrarlo. TELECAMERE E RINFORZI. I carabinieri confidano nelle immagini della videosorveglianza dell’istituto di credito per appurare quanti erano i ladri, e soprattutto se fra loro c’è qualcuno riconoscibile. Il colpo è arrivato dopo un furto al campo sportivo e in diversi garage in località Miracoli. I cittadini sono esasperati. «Visto che hanno svuotato la caserma dei carabinieri e in paese sono rimasti solo tre agenti della polizia locale non sarebbe almeno il caso di dotare il paese di più telecamere ?», hanno protestato.
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