È un pescarese il nuovo caso sospetto 

Rientrato dalla Thailandia, da 10 giorni ha la febbre. È in isolamento in ospedale. Ma i primi test nella notte sono negativi

PESCARA. C’è un nuovo caso sospetto di Coronavirus, in Abruzzo, che si aggiunge ai 23 pazienti “sorvegliati” dal 23 gennaio scorso, quando è scattato anche nella nostra regione il protocollo per fronteggiare eventuali contagi.
Si tratta di un uomo di 42 anni, un pescarese rientrato dieci giorni fa dalla Thailandia, da una zona considerata a rischio per la presenza di un focolaio del virus. Da allora ha la febbre. Ma i controlli effettuati finora, spiega il dottor Giustino Parruti, infettivologo, coordinatore della task force istituita dalla Regione, lasciano ben sperare.
Alle 22.30 di ieri sera, infatti, l’allarme scattato nella tarda mattinata era già stato ridimensionato: la lastra ai polmoni, ha detto l’infettivologo, era negativa e la febbre era scesa. «Il paziente», dice il dottor Parruti, «non ha la polmonite, né presenta sintomi respiratori gravi. Dai primi accertamenti si può già escludere che si tratti di Coronavirus». L’uomo è risultato negativo anche al test per l’influenza stagionale. Oggi sarà comunque eseguito il “Multiplex”, il controllo su un campione di 26 agenti patogeni per accertare la causa reale dei sintomi per i quali l’uomo è stato ricoverato, come prevede il protocollo, in isolamento, «ma a titolo puramente precauzionale», precisa Parruti.
Attualmente le persone in sorveglianza in Abruzzo sono cinque, compreso il caso che si è aggiunto ieri: gli altri sono due cinesi (nel Pescarese) e due italiani nell'Aquilano, di recente rientrati dalla Cina. Complessivamente in regione la sorveglianza ha riguardato altre 19 persone, per le quali si è già concluso l'isolamento domiciliare di 14 giorni: due pazienti afferivano alla Asl dell'Aquila, tre a quella di Chieti, dodici alla Asl di Pescara e quattro alla Asl di Teramo. Solo in due casi è stato eseguito il test specifico per il Coronavirus, che ha dato esito negativo, come assicurato ieri a Pescara, nella sede della Regione, nel corso di una conferenza stampa alla quale (tra i numerosi presenti) hanno partecipato l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, il dottor Parruti, il responsabile della protezione civile regionale, Silvio Liberatore, la responsabile del servizio regionale prevenzione e tutela della salute, Stefania Melena, il manager della Asl di Chieti Thomas Schael (in rappresentanza dei colleghi delle altre Asl abruzzesi), i direttori sanitari, il responsabile dell’unità di microbiologia e virologia dell’ospedale di Pescara, Paolo Fazii, e dell’unità di igiene, epidemiologia e sanità pubblica, Adelina Stella. Al Centro di riferimento regionale si sono rivolti direttamente per avere informazioni 55 cittadini: altre 8 telefonate sono state inoltrate dal numero nazionale 1500.
©RIPRODUZIONE RISERVATA