Agricoltura e ambiente: l’Abruzzo più autentico a Pescara per il Villaggio Coldiretti

2 Novembre 2025

Si va dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche attività ricreative e agricoltura sociale per disabili

PESCARA. Il sole è tiepido nel fare capolino tra le nuvole, ma il giallo che illumina questa giornata pescarese non arriva dall’alto. A ben guardare viene riflesso senza sfumature dai vessilli, dai gazebo, dalle centinaia di maglie griffate Coldiretti nel via vai che anima il Villaggio, un insieme di eccellenze e di territorio autentico. Trentamila, secondo i dati della questura, i visitatori solo nella prima giornata del Villaggio in pieno centro. Promosso da Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Abruzzo, con il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, offre un colpo d’occhio notevole.

Una dissetante acqua tonica al luppolo, una kombucha abruzzese e una vigna di altura con varietà autoctone e dimenticate. Ma anche una fattoria focalizzata sulla “mindfulness finlandese” e una contea degli hobbit rigorosamente abruzzese. Sono alcune delle idee premiate nella cerimonia di Oscar Green Abruzzo 2025, l’evento di riferimento dedicato alle giovani imprese agricole più innovative e sostenibili della regione. L’evento ha rappresentato un’occasione unica di confronto, ispirazione e celebrazione delle eccellenze abruzzesi, evidenziando come passione, creatività e sostenibilità siano le chiavi per il futuro dell’agricoltura regionale.

L’evento, richiamando la coincidenza con la notte di Halloween, è stato aperto dal dibattito intitolato “Imprese da paura: il coraggio vince la crisi”, moderato dal direttore di Coldiretti Abruzzo, Marino Pilati, con le testimonianze di Angiolina De Angelis, giovane imprenditrice zootecnica, e di rappresentanti regionali e nazionali come Stefano Leporati, segretario di Coldiretti Giovani Impresa, che ha sottolineato quanta resilienza e innovazione siano fondamentali per affrontare le sfide del settore agricolo. Un dibattito sull’imprenditoria agricola under 40 che ha visto partecipare il sindaco di Pescara, Carlo Masci; il capo area organizzazione Sara Paraluppi; il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Stefano Leporati; Daniele Marinelli, segretario Pd Abruzzo, e Lorenzo Sospiri, presidente consiglio regionale Abruzzo.

Molto coinvolgente e seguita, “le quattro chiacchiere sull’agricoltura” tra l’influencer Chiara Verzella e Carla Di Michele, delegata di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo, che ha messo in luce l’importanza delle nuove tecnologie e della comunicazione nel promuovere un’agricoltura sostenibile, vicina alle giovani generazioni. Quanto agli Oscar Green, le imprese premiate hanno dimostrato che l’innovazione può nascere anche nei contesti più piccoli e inaspettati dell’Abruzzo, contribuendo a ridisegnare il volto dell’agricoltura regionale. Ecco di seguito i premiati nelle rispettive categorie.

Categoria “Campagna Amica”: Martina Chiola di Nocciano, che ha trasformato la sua fattoria Fluxy Farm in un’oasi di benessere e consapevolezza, ispirata alla filosofia finlandese della “mindfulness in fattoria”, unendo natura, relax e rispetto degli animali in un’esperienza di valore etico e sensoriale.

Categoria “Impresa Digitale e Sostenibile”: Martina Veronica Mandelli di Goriano Valli, che ha avviato una vigna di montagna in un territorio di grande pregio storico e ambientale, promuovendo una produzione rispettosa della natura e delle tradizioni abruzzesi.

Categoria “Più Impresa”: Olga Kozmanidze e Fabio Ciarcelluti di Pescara e Loreto Aprutino, pionieri della Kombucha agricola (una bevanda fermentata a base di tè zuccherato) in Italia, che hanno saputo unire antiche tradizioni orientali con i sapori autentici dell’Abruzzo, creando un prodotto innovativo e di grande appeal.

Categoria “Agri-Influencer”: Nicolas Gentile, creatore della Contea Gentile di Bucchianico, un villaggio rurale che, attraverso i social media, cattura l’immaginazione di migliaia di follower, portando il fascino della vita semplice degli hobbit e autentica dell’Abruzzo nel mondo digitale.

Categoria “Coltiviamo Insieme”: Antonella Marrone di Roseto, titolare del birrificio Hopera e ideatrice di un’acqua tonica al luppolo, la Whop – Water Hop, una bevanda analcolica a base di luppolo, ricca di proprietà benefiche e perfetta per uno stile di vita sostenibile e consapevole.

La Menzione speciale Abruzzo è andata ad Angiolina De Angelis, allevatrice di Caramanico Terme titolare di una fattoria didattica, premiata dal presidente regionale di Coldiretti Abruzzo, Pietropaolo Martinelli, per il coraggio nell’affrontare «le avversità con determinazione e speranza, senza rinunciare ai propri sogni nonostante la crisi del settore zootecnico».

Nel corso dell’evento è stato inoltre ricordato che sono 1.240 i giovani agricoltori abruzzesi al lavoro nelle campagne nel segno della sostenibilità e della creatività. L’indirizzo produttivo più gettonato tra i giovani agricoltori risulta quello legato ai cereali (grano, mais, legumi da granella) scelto dal 16% delle imprese, che precede ortaggi (13), allevamento (11), vino (11%) e olio (9%). Ma a distinguere le imprese under 35 è soprattutto la propensione a sfruttare le tante opportunità dalla multifunzionalità, introdotta nel 2001 dalla cosiddetta Legge di Orientamento, fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

Si va dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. «Una rivoluzione», ha sottolineato il direttore di Coldiretti, Marino Pilati, «che ha trainato anche la profonda mutazione della considerazione sociale del mestiere dell’agricoltore».

«Secondo l’ultimo rapporto della Rete Rurale nazionale – ha aggiunto Carla Di Michele, delegata di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo, «la produttività media per superficie delle imprese giovanili italiane è pari a 4.500 euro per ettaro, doppia rispetto a quella europea e francese, ma è superiore anche a Germania e Spagna, grazie alla maggiore specializzazione in coltivazioni a elevato valore aggiunto».

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