Anche Acerbo non ci sta: mille emendamenti

PESCARA. «No al consiglio a porte chiuse sul porto. Faremo ostruzionismo e una manifestazione». Come i grillini anche il consigliere regionale di Prc Maurizio Acerbo, candidato alla Regione con la...
PESCARA. «No al consiglio a porte chiuse sul porto. Faremo ostruzionismo e una manifestazione». Come i grillini anche il consigliere regionale di Prc Maurizio Acerbo, candidato alla Regione con la lista Un’altra regione, e Loredana Di Paola, candidata sindaco di Pescara con la lista L’altra città, non ci stanno a un consiglio sul porto a porte chiuse. «E’ assolutamente ingiustificata la convocazione di una seduta del consiglio comunale in piena campagna elettorale per dare il via libera al piano regolatore portuale», dicono Acerbo e Di Paola, «la decisione dei capigruppo di tenere il 16 maggio una seduta per deliberare su una questione così importante è sul piano politico gravissima e su quello della legittimità assai dubbia. Un consiglio uscente può riunirsi in sessione straordinaria solo per improrogabili motivi di urgenza e necessità. Esprimersi su un atto di pianificazione non rientra certo tra questi casi». Ancora, Acerbo e Di Paola proseguono: «E’ grave e ridicolo che la discussione e la votazione sul piano regolatore portuale avvenga in una seduta a porte chiuse convocata alle 9. Invitiamo i capigruppo di centrodestra-sinistra a fare marcia indietro. Proponiamo a cittadini», concludono,«movimenti, associazioni e alla marineria di organizzare per il 16 mattina una manifestazione al Comune perché il porto è di tutti. E in consiglio», dice Acerbo, «presenteremo migliaia di emendamenti ostruzionistici».
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