La città ha perso metà delle palme

Già morti oltre 300 alberi, ora parte la cura con i prodotti chimici

PESCARA. La città di Pescara ha perso quasi la metà delle sue palme per colpa del Punteruolo rosso. Nell'arco di tre anni, il famigerato parassita ha fatto una strage. Gli ultimi dati indicano oltre 300 alberi già morti, su un totale di circa 700.

Le cifre sono state fornite ieri dal presidente della commissione ambiente del Comune Nico Lerri, durante la seduta dedicata al grave problema del Punteruolo rosso, che non si riesce a debellare. Erano presenti anche alcuni agronomi comunali.

Si tenterà una nuova cura preventiva per evitare che altre palme si ammalino. All'inizio del prossimo mese partirà un nuovo trattamento, per la prima volta, effettuato con prodotti chimici. Il ministero dell'Ambiente, con un apposito decreto, ha infatti autorizzato l'uso di sostanze chimiche contro il Punteruolo rosso, trattato fino ad oggi con composizioni biologiche.

Si tratta dell'ennesimo tentativo di salvare un patrimonio alboreo che rischia di scomparire nell'arco dei prossimi due anni. Non ci sono tuttavia garanzie sulla riuscita della nuova cura. Lerri e il consigliere con delega al verde Gianni Santilli si sono detti preoccupati soprattutto per le palme che si trovano all'interno di proprietà private, su cui non c'è alcuna notizia certa. L'anno scorso, l'amministrazione comunale aveva emanato un'ordinanza per costringere i cittadini possessori di questi alberi ad avviare cure o a procedere all'abbattimento di quelli malati.

Ma ieri si è scoperto che l'Arssa, l'agenzia che si occupa di ambiente della Regione, non ha aggiornato la mappatura delle palme dei privati da quattro anni. Eventuali alberi malati, non soggetti a controllo, potrebbero infettare le altre piante sopravvissute al famigerato parassita. Per questo, è stato istituito un numero di fax (085-4283625), cui i cittadini potranno rivolgersi per segnalare le palme malate.

Il Comune si occuperà solo di quelle nelle strade e nei giardini pubblici. Verranno eseguiti in tutto quattro trattamenti, ognuno a distanza di venti giorni: si partirà all'inizio di maggio per arrivare fino alla fine di giugno o, al massimo, ai primi giorni di luglio. Sono in tutto 550 le piante che verranno sottoposte a questa nuova cura chimica. La speranza è quella di fermare l'epidemia che ha quasi decimato le palme presenti a Pescara. «Lo scorso autunno», ha ricordato Lerri, «sono state eliminate ben 80 piante malate per ridurre il contagio del parassita».

Adesso, con l'arrivo del caldo, la situazione rischia di peggiorare, perché le larve presenti negli alberi matureranno prima. «Per la prima volta, però ha proseguito Santilli, «potremo ricorrere a prodotti sicuramente più efficaci, già impiegati in passato da altre regioni».

L'utilizzo delle sostanze chimiche, tuttavia, imporrà particolari precauzioni che, al momento, non sono state rese note.

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