La città si gemella con la bosniaca Gradiska 

I due sindaci hanno sottoscritto il patto di amicizia: «Avvicinerà le due sponde dell’Adriatico»

MONTESILVANO. Il colorato puzzle dedicato ai gemellaggi che campeggia davanti al Comune di Montesilvano si arricchisce di un nuovo tassello. È stato sottoscritto ieri mattina un patto di amicizia tra la città adriatica e quella di Gradiska, comune di 56mila abitanti della Bosnia-Erzegovina. Dopo il gemellaggio con la città di Lahnstein, la giunta comunale ha deciso questa volta di attraversare l'Adriatico. A siglare il gemellaggio sono stati il primo cittadino di Montesilvano Francesco Maragno e il suo collega Zoran Adzic, alla presenza della scrittrice e docente universitaria bosniaca, ma residente sulla costa adriatica, Stevka Smitran, vero motore dell’iniziativa. «I nostri figli sono figli dell’Europa», ha commentato Maragno, «e questo gemellaggio avvicinerà le due sponde dell’Adriatico consentendo alla città di Gradiska e ai suoi abitanti di sentirsi più vicini all’Italia e all’Europa. Siamo certi, inoltre, che questo patto rappresenterà un concreto vantaggio per entrambe le città in termini di turismo, economia e cultura».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino di Gradiska che, ringraziando l’amministrazione comunale per aver reso possibile tale gemellaggio, ha sottolineato: «I nostri cittadini vogliono diventare cittadini europei e sotto questo punto di vista potremo imparare molto dagli abitanti di Montesilvano. Inoltre questo gemellaggio», ha aggiunto il sindaco bosniaco, «ci consentirà di sviluppare le potenzialità delle due città in tutti i campi, a cominciare dall'offerta turistica, e di abbattere i 770 km che ci dividono». (a.l.)