Millantato credito verso la Letta (Cri), arrestato Rosone

18 Giugno 2014

L’AQUILA. Nell’ambito delle indagini su appalti e corruzione gli investigatori si sono imbattuti in un’altra vicenda giudiziaria, certamente diversa, ma per la quale il giudice per le indagini...

L’AQUILA. Nell’ambito delle indagini su appalti e corruzione gli investigatori si sono imbattuti in un’altra vicenda giudiziaria, certamente diversa, ma per la quale il giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha firmato un arresto. Ai domiciliari è finito Graziano Rosone, 50 anni, aquilano, accusato di millantato credito.

Rosone, secondo l’accusa, millantando credito presso Maria Teresa Letta, vicepresidente della Croce Rossa Italiana, si sarebbe fatto dare una somma tra i 10 e i 12mila euro da un dipendente delle Poste, con problemi di salute, con il finto pretesto di dover remunerare la Letta che, tramite i suoi buoni uffici, gli avrebbe fatto ottenere il trasferimento dalla provincia di Cuneo ad Avezzano, città dove è nato.

La millantata conoscenza con la Letta poggiava sul fatto che Rosone, con la sua impresa, aveva realizzato nella frazione di San Gregorio un centro civico per conto della Croce Rossa.

Nel corso delle indagini si è appreso che almeno una parte delle somme pagate a Rosone provenivano da soldi che il dipendente aveva avuto come regalo di nozze alcuni mesi fa. La parte lesa ha affermato che quei soldi sarebbero stati poi consegnati da Rosone a una signora da lui indicata con l’appellativo di professoressa, la quale ricopriva un ruolo importante nell’ambito della Croce Rossa ed era parente di alcuni esponenti della famiglia Letta. Secondo i magistrati Rosone ha effettivamente coinvolto la Letta per ottenere il trasferimento, solo che i soldi, che nessuno gli aveva chiesto, se li sarebbe tenuti per sé.

Il dipendente postale ha poi ottenuto il trasferimento alle Poste ma questo è avvenuto in quanto, a causa della sua patologia, ne aveva pieno diritto.

Rosone è adesso ai domiciliari e gli è stato applicato il braccialetto elettronico. L’arresto è giustificato dal gip sulla scorta di gravi indizi di colpevolezza.

Rosone è un imprenditore molto noto in città in quanto in passato è stato tra i dirigenti dell’Aquila calcio, e attualmente è presidente designato dell’Amiternina, la squadra di Scoppito che milita in serie D. Rosone è stato anche per anni gestore della piscina comunale.

(g.g.)

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