Paul, una chitarra per salvare la dignità

Pescara, suona la chitarra per i figli che ha lasciato in Romania e per la moglie morta il 24 ottobre, come indica sul certificato che tira fuori dalla tasca.

PESCARA. Suona la chitarra per i figli che ha lasciato in Romania e per la moglie morta il 24 ottobre, come indica sul certificato che tira fuori dalla tasca.

Paul ha 54 anni e da mesi vive da mattina a sera davanti alla libreria Feltrinelli di via Milano. Tutti i giorni, con qualunque tempo, si presenta con la sua cassettina e il valigione che trascina con un carrello.

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«Questa mi serve per sedermi, nella valigia ho le coperte per la notte». Dorme fuori dalla stazione Paul, che in Romania ha ancora due ragazzi da crescere e da mandare a scuola. «Ora sono con i miei suoceri», riferisce in un italiano pieno di esitazione, «è per loro che sono ogni giorno qua, per potergli mandare qualche spicciolo». Spiccioli che quotidianamente si aggirano intorno ai 15 euro e che lui mette quasi tutti da parte, aiutato dalla solidarietà dei commercianti e di qualche residente della zona. Un panino, un piatto caldo, un caffè e la giornata va avanti sotto il sole e sotto la pioggia. Così, dice, fino al prossimo agosto. È questo l’obiettivo di Paul, che porta la barba come segno di lutto per la moglie e che per il momento, dice, non taglierà.

«Ci torno, ci voglio tornare in Romania», racconta ancora, «ma per ora devo restare qua».

Un passato come commerciante di preziosi (anelli, collane e orecchini, mima con le mani), Paul ha lasciato tutto quando ha capito che con quell’attività non ce la faceva a mandare avanti la famiglia. Meglio una chitarra, una valigia e una cassetta dove sedersi. Ma se ha lasciato tutta la sua vita in Romania, non ha però dimenticato la sua dignità e la sua storia.

Pulito, in ordine, senza mai allungare la mano per l’elemosina, Paul suona e accenna un sorriso ai passanti che ormai hanno imparato a riconoscerlo.

«Mi lavo alla Caritas, mi faccio la doccia due volte alla settimana, e chi può mi aiuta», conclude Paul che guarda passare lo shopping del sabato mattina con la chitarra in braccio e la testa altrove». (s.d.l.)

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