La signora Patrizia durante la manifestazione di solidarietà (foto di Giampiero Lattanzio)

Pescara, Rancitelli in strada con Patrizia. E lei: "Grazie, ma il problema sarà dopo" / VIDEO

In tanti alla manifestazione di solidarietà a favore della donna alla quale è stata bruciata l'auto dopo che aveva raccontato episodi di criminalità nel quartiere. "Mi è stata respintra tre volte la domanda di assegnazione di un alloggio da un'altra parte". Aperto un conto corrente per versamenti liberali. E Pettinari (M5s) torna a denunciare il bluff degli sfratti

PESCARA. «Una risposta che non mi aspettavo: fa piacere vedere stamattina tante persone, anche se il problema sarà dopo»: Patrizia Orsini, la residente di via Tavo alla quale è stata incendiata la macchina lunedì scorso, ha commentato così la manifestazione di questa mattina al Ferro di cavallo si Rancitelli.

Nella piazza del quartiere si è svolta una manifestazione contro la criminalità organizzata da Domenico Pettinari, vicepresidente del consiglio regionale di M5s.

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L'abbraccio alla donna-coraggio di Rancitelli e lo sfogo di un residente
La manifestazione di solidarietà nel quartiere di Pescara (video di Giampiero Lattanzio)

«Se ho avuto paura dopo quello che è successo? Certo», risponde Patrizia, presa di mira perché la settimana precedente aveva rilasciato un’intervista a Rete8, in forma anonima, nella quale raccontava episodi di criminalità che avvengono nel quartiere. «Ho fatto tre volte la domanda per avere un alloggio popolare in un’altra zona», ricorda, «ma non è mai stata accettata: spero che questa sia la volta buona».

La manifestazione al Ferro di cavallo di Rancitelli (foto di Giampiero Lattanzio)

La donna chiede di non essere lasciata sola. E a sua favore è stato aperta una raccolta di fondi con l'apertura di un conto corrente presso il quale si possono fare versamenti volontari affinché Patrizia possa acquistare un'auto al posto di quella che le è stata bruciata.

SFRATTI BLUFF. Pettinari è tornato a denciare il bluff degli sfratti, secondo cui chi viene allontanato dall'alloggio popolare dal Comune spendendo soldi pubblici, di fatto trova il modo di rinetrare e quindi di rioccupare lo stesso appartamento dal quale era stato sfrattato: “In una situazione di così grande precarietà, in cui l'illegalità la fa da padrone, è gravissimo che la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale in Abruzzo abbia fatto un'operazione vergognosa approvando quella che è, di fatto, una sanatoria per gli abusivi. Intanto continuano a proporre azioni spot, con gli sfrattati dalle case popolari che spesso nel giro di poche ore riprendono possesso degli appartamenti, vista l'assenza di una contestuale nuova assegnazione. Clamoroso il caso di una famiglia, rientrata in una casa in cui non ha il diritto di abitare, per ben cinque volte dopo altrettanti sfratti”.