Le 29 vittime della valanga di Rigopiano

Rigopiano, la giustizia che risponde alle attese

Non siamo alla svolta finale, ma i 23 nuovi indagati per la tragedia dell'hotel Rigopiano rappresentano un passaggio importante per la ricerca della verità

Non siamo alla svolta finale, ma quello di ieri è un passaggio importante nella vicenda Rigopiano. Una tragedia con 29 vittime che ha sconvolto l'Italia intera, non solo l'Abruzzo. Gli avvisi di garanzia non sono condanne, ci mancherebbe, le accuse sono tutte da dimostrare. Però il quadro che viene fuori è alquanto impressionante. Ritardi, abusi, omissioni: le carte dicono che il sistema fa acqua un po' dappertutto, siamo di fronte _ leggendo gli atti - a una valanga di negligenze che coinvolge la pubblica amministrazione. Enti a cui noi cittadini facciamo riferimento quotidianamente e che dovrebbero trasmetterci certezze, enti invece che avrebbero concorso alla mancata messa in sicurezza del territorio. Prefetto, presidente di Provincia, sindaci, dirigenti regionali e tecnici comunali: responsabilità a tutti i livelli. Una foto della nostra amata regione che è anche, purtroppo, lo specchio dell'Italia, un paese che appare sempre più come un grosso macchinario con tanti bulloni non avvitati e che alla prima avversità viene giù come un castello di sabbia.

L'Abruzzo ha mostrato la sua vulnerabilità, chiedere giustizia oggi significa cercare di consegnare ai nostri figli una regione più sicura. I parenti delle vittime si dicono soddisfatti di questa ondata di avvisi di garanzia ma chiedono il coinvolgimento di altre figure. Coinvolgimento che _ leggendo le carte di cui siamo in possesso _ potrebbe avvenire.
Il nostro giornale continuerà a mantenere alta l'attenzione su questa vicenda, dal primo giorno _ voglio ricordarlo _ il Centro ha cercato di essere un punto di riferimento. Eravamo a Rigopiano la sera della tragedia con i nostri inviati, eravamo a Roma con i parenti delle vittime dal Papa, siamo qui a chiedere che venga fatta completamente luce sulla vicenda e quindi giustizia. E seguiremo tutto l’iter dell’inchiesta che, contrariamente a quanto avvenuto per altre grande vicende, sta rispettando i tempi previsti.
Piero Anchino

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