arte moderna e contemporanea

Sculture, dipinti e lavori optical esposti al castello di Nocciano

NOCCIANO. Prestiti in esclusiva e anteprime assolute come La finestra del sole (1966), scultura in legno e metallo di Mario Ceroli, Il Calendario (1969) di Pietro Cascella, un autoritratto di Joseph...

NOCCIANO. Prestiti in esclusiva e anteprime assolute come La finestra del sole (1966), scultura in legno e metallo di Mario Ceroli, Il Calendario (1969) di Pietro Cascella, un autoritratto di Joseph Beuys, il video 96 aktion - Festa di Pentecoste di Hermann Nitsch, una particolarissima scultura di Eliseo Mattiacci del 1978, i lavori optical di Victor Vasarely e Getulio Alviani, sono esposti in esclusiva al Museo e archivio degli artisti abruzzesi contemporanei (Maaac) Castello di Nocciano rimesso in sicurezza dopo il sisma aquilano. Le opere arricchiscono la collezione permanente di arte moderna e contemporanea, allestita al primo piano dell’ala sinistra del castello medievale. Con la riapertura al pubblico, lo scorso maggio, il patrimonio artistico del museo si è accresciuto di quadri, sculture, installazioni, video, fotografie e grafiche di autori di calibro internazionale e nomi selezionati di nuova generazione: Eliseo Mattiacci, Antonio Mancini, Concetto Pozzati, Lidia Tropea, Leo Herrera, Nabil Al-Zein, Padraig Timoney, Lorenzo Boggi, Pino Zac, Francesca Fini, Kyrahm e Julius Kaiser, Pierluigi Fracassi, Giovanni D’Agostino, Matteo Fato, Jukuky e Lucilla Candeloro. Un nuovo bagaglio per molti versi esclusivo grazie al prestito di enti pubblici e collezionisti privati, gratuitamente aperto al pubblico il sabato mattina dalle 10 alle 12.30, la domenica pomeriggio dalle 16 alle 18.30 e negli altri giorni su appuntamento: maaacnocciano@gmail.com. «In caso di mancata riconferma del comitato tecnico-scientifico del Maaac», avverte il direttore Ivan D'Alberto, «i lavori che arricchiscono di molto la collezione storica torneranno ai legittimi proprietari». Il museo vanta un già prestigioso nucleo originario di opere d’arte abruzzese dagli anni ‘60 al 2007 collezionate dal primo ideatore del museo di Nocciano, Eugenio Riccitelli. Circa vent'anni fa il critico pescarese di concerto con l’allora amministrazione comunale, trasformò «con grande intuizione», sottolinea Ivan D'Alberto, la storica fortezza in luogo di riferimento per l’arte contemporanea in Abruzzo. Dopo varie alternanze nei primi anni duemila, la nuova e più stabile direzione da fine 2008 ha visto il Maaac, forte di un comitato tecnico scientifico di alto profilo, indicato lo scorso anno dal ministero dei beni culturali come luogo tra i più rilevanti nel sistema artistico contemporaneo nazionale.

Jolanda Ferrara

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