Snai: non sarà pagata la vincita da 500 mila euro

L'agenzia di scommesse: era irregolare. I giocatori delusi annunciano esposti in Procura

 PESCARA. Le vincite da centinaia di migliaia di euro non saranno pagate. Anzi, la Snai fa sapere che lunedì pomeriggio non si è registrato alcun jackpot regolare alle videolotterie. L'intera vicenda rischia quindi di avere pesanti strascichi giudiziari.  Brutta notizia per tutti quegli scommettitori che lunedì, poco prima delle 16, erano seduti davanti alle slot-machine del gruppo Barcrest. Almeno per il momento, nessuno di loro riceverà un solo euro dalla Snai.  Perché, secondo l'agenzia di scommesse con sede in provincia di Lucca, il black-out del sistema informatico che ha mandato in corto circuito le macchinette, avrebbe determinato «un inusuale picco di richieste di pagamento a fronte di ticket solo apparentemente vincenti», si legge su una nota diffusa ieri dalla Snai. Di conseguenza, la pioggia di jackpot registrata in tutta Italia - al momento non ancora quantificata - sarebbe nulla.  Si annuncia, dunque, una lunga stagione fatta di esposti alla Procura della Repubblcia e di richieste di risarcimento danni. Gli avvocati di tutti quei giocatori che prima si sono trovati tra le mani i biglietti vincenti e poi hanno ricevuto l'amara sorpresa dell'annullamento della vincita alla videolotteria, sono già al lavoro. A Lanciano, è stata presentata una denuncia dopo il blitz della Guardia di Finanza. E lo stesso faranno anche gli scommettitori di Pescara e Francavilla. Tutti e tre hanno assistito allo schermo della videolotteria che lampeggiava mostrando la scritta: "Hai vinto il jackpot". Ma mentre a Lanciano la slot si è spenta prima di emettere il biglietto vincente, a Pescara, nel Punto Snai di via Vittoria Colonna, il biglietto riportava la cifra di 494 mila 85 euro e 60 centesimi e più in alto la dicitura: «Transazione non confermata da procedura di controllo». A Francavilla, invece, nella sala di via Nazionale Adriatica Nord, un giocatore è stato illuso di aver vinto 494 mila 99 euro e 60 centesimi: una cifra di poco superiore a quella pescarese.  «Il mio è l'unico biglietto vincente», dice lo scommettitore, che preferisce conservare l'anonimato, «sul mio biglietto si legge che la transazione è confermata e quindi non vedo perché non dovrei incassare il denaro. Che cosa farò? Se non mi pagano, denuncerò la Snai».  Al momento non c'è nessuna spiegazione ufficiale del perché si sia verificato il guasto. «Le cause degli eventi», si legge sulla nota diffusa dall'agenzia di scommesse, «sono state circoscritte e saranno condivise con le autorità di vigilanza, prontamente informate». Da lunedì, intanto, il sistema Barcrest è stato bloccato «a tutela dell'integrità del database informatico» e per effettuare «le necessarie verifiche e ispezioni, tramite la consultazione del database che contiene le registrazioni di tutte le transazioni di gioco svolte sulla piattaforma e i suoi circa 1.450 terminali».

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