Sospiri: «Nuova Pescara in ritardo di cinque anni Si partirà solo nel 2024» 

Il presidente del Consiglio regionale: «Dobbiamo coinvolgere i cittadini Anche Spoltore e Montesilvano dovranno avere degli assessorati»

PESCARA. «È una nuova città, non è una annessione da parte di nessuno. Ecco perché quindi si deve lavorare per la pari dignità tra i tre comuni». Lo afferma il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri in merito alla Nuova Pescara. «Scontiamo 5 anni di ritardi e questo non va bene», prosegue, «D'Alfonso per 4 anni è stato contrario, poi nell'ultimo anno ha fatto la legge: c'era da rispettare l'esito del referendum o bocciarlo. Il tutto con il contradditorio step di due date: 2022 e 2024. Il primo prevedeva come primo atto la decadenza degli enti o lo slittamento al 2024, se i consigli lo avessero chiesto».
«Io sono convinto che le scadenze elettorali non siano armoniche», prosegue Sospiri, «Quindi che fare? Tante cose. Le risorse ci sono, chiariamolo: bisogna controllare i bilanci dei 3 Comuni, armonizzare le finanze locali, i contratti in essere, le liti economiche, le cose che funzionano meglio in un comune piuttosto che in un altro. Faccio un esempio: le politiche sociali vanno meglio a Montesilvano, e quindi si potrebbe pensare di fare Montesilvano capofila dei 3 comuni. È una idea. La differenziata a Spoltore con l’Adriatica Tributi di Pescara: mettere insieme i servizi partendo dalle eccellenze, insomma». Per Sospiri tutto questo di cui si sta parlando «va messo a regime entro il 2021, ma io sono convinto che si partirà dal 2024. Questa nuova città deve ripartire da una considerazione: va ridisegnata. Pensate alla toponomastica: per esempio non si può dire “Abito a via Italia a Pescara” se nella nuova città confluiranno ben tre distinte via Italia».
Come si fa allora? «Penso che la nuova città possa prevedere assessorati sparsi sul territorio, non necessariamente tutti nel centro di Pescara. Spoltore per esempio ha, con il suo centro storico e le iniziative culturali che fa, le carte in regola per poter dire: mettiamo l'assessorato alla Cultura o all'Ambiente nel centro storico di Spoltore o dove possa essere disponibile. Ma quello che conta è che fin qui, colpevolmente, non c'è stato nella pubblica opinione un vero e reale confronto sulla Grande-Nuova Pescara. La mia vita si semplificherà o si complicherà? Se ne deve parlare di più, non c'è dubbio. Perché è l'evento più innovativo della vita dei cittadini nei prossimi anni, ed è grave che la gente non se ne interessi». La Commissione per lo Statuto è intanto partita con la nomina del presidente. C'è chi sostiene che la soluzione siano i Municipi, stile circoscrizioni di Roma. «Ma qui avremo 230mila abitanti, non milioni», allarga le braccia il presidente del Consiglio regionale, «questa è una nuova fondazione di città, non un’annessione, bisogna ripeterlo bene». (e.r.)