Università D'Annunzio Il rettore Cuccurullosi dimette dopo 15 anni

Franco Cuccurullo: "È un momento molto impegnativo preferisco così e ora, elezioni". Probabile di fusione tra l'università di Chieti-Pescara e la telematica Leonardo Da Vinci

PESCARA. Il rettore Franco Cuccurullo rassegna le dimissioni. Dopo 15 anni al vertice dell'università Gabriele D'Annunzio, sceglie di andare via per occuparsi a tempo pieno del nuovo incarico ministeriale e della guida del dipartimento di Medicina, ma anche per permettere che si vada subito a nuove elezioni.

LA LETTERA.
Ieri, durante la seduta del senato accademico, Cuccurullo ha annunciato che invierà al ministero la lettera di dimissioni, con decorrenza dal 31 maggio prossimo. A quel punto occorrerà un decreto di accettazione delle dimissioni stesse, affinché il decano De Petris (il più anziano sotto il profilo accademico) possa indire nuove elezioni entro i 45 giorni successivi. Cuccurullo però, offre al ministro la propria disponibilità per far fronte ad eventuali necessità, fino al 31 ottobre, data della naturale scadenza del suo mandato. Il rettore rinuncia così alla possibilità, prevista dalla legge, di rimanere in carica per un altro anno.

SUBITO ELEZIONI.
«È un momento molto impegnativo, preferisco così, l'ho già annunciato da tempo», dice il rettore, «ora si facciano le elezioni». Cuccurullo passerà il testimone per dedicarsi al suo nuovo incarico. Lo scorso ottobre infatti, è stato nominato dalla presidenza del consiglio dei ministri, presidente del comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita.

Si accende così la corsa al rettorato, una gara a tre tra il preside di Medicina Carmine Di Ilio, il preside di Scienze della formazione Gaetano Bonetta e Raffaele Tenaglia, direttore della clinica urologica del Santissima Annunziata. Le elezioni dovrebbero tenersi a fine giugno, al massimo i primi di luglio. Perché i tempi vengano rispettati, bisognerà procedere prima all'elezione della consulta degli studenti, prevista al massimo per metà giugno. Il nuovo organo sarà composto da un rappresentante ogni mille studenti e rimarrà in carica due anni. Gli studenti attendono nuove elezioni da un anno, le ultime si sono tenute a maggio 2009.

L'ATENEO TELEMATICO.
La seduta del senato accademico di ieri è stata intensa. Oltre all'annuncio del rettore, si è discusso della proposta di fusione dell'ateneo D'Annunzio e dell'università telematica Leonardo da Vinci che eroga esclusivamente didattica on-line. Questo significa che gli studenti in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo possono scaricare dalla piattaforma telematica la registrazione delle lezioni, le slide, le dispense di studio, per poi recarsi nella sede universitaria a sostenere gli esami. Gli iscritti sono circa 370.

IPOTESI FUSIONE.
«Condivido il progetto di fusione ai sensi della legge Gelmini», spiega Giuseppe Paolone, preside di Scienze manageriali, «laddove la legge dice che "al fine di migliorare qualità, efficienza e efficacia dell'attività didattica, di ricerca e gestionale, le università si possono federare o fondere". Ma perché la D'Annunzio possa incorporare la Da Vinci, occorre predisporre un progetto che contenga le motivazioni che spingono le università a fondersi, gli obiettivi da perseguire, le compatibilità sia finanziare che logistiche, le proposte per riallocare l'organico. Bisogna valutare anche l'aspetto economico dell'operazione», spiega Paolone, interpellato come componente del senato accademico, «e redigere il piano economico di fattibilità». Il ministero agevola queste fusioni, tant'è che ha assegnato un importo di 5 milioni di euro per tutta l'Italia (che gravano sul fondo ordinario) per fare gli accordi di programma sui progetti di fusione. I progetti devono essere approvati dal ministero previa valutazione dell'Anvur (Agenzia di valutazione della ricerca) e dei comitati regionali di coordinamento (quest'anno presieduti dal rettore di Teramo Rita Tranquilli Leali).

LA COMMISSIONE.
Su proposta del rettore, è stata nominata una commissione che rediga il progetto di fusione sottoponendolo all'approvazione del senato nella prossima seduta, che si terrà forse il 29 maggio. I tempi sono stretti, visto che il 15 giugno scadono i termini perché il ministro approvi la fusione. Nel caso in cui l'unione dovesse andare a buon fine, gli studenti dell'ateneo Da Vinci finirebbero nella D'Annunzio conservando però "la telematicità". I corsi telematici si integreranno con quelli già esistenti nell'università.

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