Tav: Ue, ritardi possono portare anche a taglio fondi

BRUXELLES - "Come qualsiasi altro progetto della Connecting Europe Facility, ritardi nella sua attuazione potrebbero portare a una riduzione dei finanziamenti Ue assegnati", che per la prima fase dei lavori della Tav sono 814 milioni di euro. Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue dopo le decisioni del ministro dei trasporti Toninelli di rinvio al 2019. Infatti "ora il progetto vede alcuni ritardi, inclusi quelli relativi alla sospensione del processo di appalto recentemente annunciato dalle autorità italiane", ha precisato il portavoce.   "La situazione" della Tav "è monitorata da vicino dalla Commissione Ue e dall'Agenzia esecutiva per le reti e l'innovazione (Inea), in contatto con le autorità francesi e italiane", ha sottolineato il portavoce Ue, avvertendo che "a seconda degli sviluppi nelle prossime settimane, nella prima parte del prossimo anno potrebbero diventare necessari cambiamenti all'accordo di finanziamento per modificare l'ambito dell'azione e i suoi tempi".   "È importante che tutte le parti mantengano i loro sforzi per completare" la Tav "in tempo, in linea con l'accordo di finanziamento", in quanto si tratta di "un progetto importante non solo per la Francia e l'Italia ma per l'intera Ue, soprattutto nel contesto del corridoio Ue Ten-T Mediterraneo", ha aggiunto il portavoce, sottolineando che per questa sua "dimensione strategica europea è finanziato in modo significativo dal bilancio Ue".