Formichetti: strade pronte sarà un venerdì di festa 

Il fiduciario Rcs e la tappa Vasto-L’Aquila: vie chiuse due ore prima del passaggio Ciccone dice che l’arrivo non gli piace, Cataldo sono sicuro che darà battaglia

PESCARA. È già partito il conto alla rovescia per la Vasto-L’Aquila, la settima tappa del Giro d’Italia in programma venerdì. C’è fibrillazione ovunque per il passaggio dei girini, anche per la partenza di sabato mattina a Tortoreto. Una due giorni rosa in Abruzzo sotto la regia di Maurizio Formichetti, il fiduciario regionale Rcs, l’uomo al quale si affida il direttore Mauro Vegni per il passaggio del Giro in regione. Ed è lui che, ieri, ha fatto il punto della situazione nella redazione de il Centro nel corso della diretta facebook disponibile su www.ilcentro.it.
Formichetti, tutto pronto per il Giro d’Italia?
«Direi di sì. C’è stato l’ultimo sopralluogo che ha dato esito positivo. Un plauso va fatto alla Regione che ha messo a disposizione un paio di milioni di euro per aggiustare le strade. L’ultima “toppa” la metteremo a Chieti giovedì (domani, ndr) mattina in via Herio».
Quanti volontari sul percorso?
«Quest’anno saranno coordinati dalla Protezione civile regionale. Diciamo che saranno 140 su Chieti, un centinaio nel Pescarese e all’Aquila ci saranno una quarantina di alpini che si sono offerti di dare una mano».
Proprio al Centro un anno fa, prima dell’arrivo a Campo Imperatore, disse che le sarebbe piaciuto organizzare nel 2019 una tappa con arrivo all’Aquila nel decennale del terremoto.
«Vero, e qualche giorno dopo, sul palco della premiazione di Campo Imperatore, dissi al sindaco Biondi che c’era questa possibilità. Da lì partì tutto».
E poi?
«Poi, Vegni (il direttore del Giro, ndr) mi chiese un posto dove ripartire sulla costa perché aveva l’arrivo a Pesaro. Così chiamai il mio amico Francesco Marcone, vice sindaco di Tortoreto, che accolse con favore la proposta».
Nel 2020?
«Ho un paio di idee (una potrebbe riguardare la pista ciclopedonale sulla costa, ndr), vedremo».
La tappa di venerdì farà contenti anche tanti piccoli paesi.
«Contenti è dire poco. Ci sono sindaci entusiasti. Penso ai piccoli centri in cui il Giro non è mai passato. Ripa Teatina, tanto per fare un esempio, consegnerà 200 bottiglie di vino al vincitore del traguardo volante. Saranno 189 km di festa e colori».
E di ricordo?
«Questa è la tappa del ricordo del decennale del terremoto all’Aquila. Il Giro ha reso omaggio alle vittime di Rigopiano l’anno scorso e venerdì rinnoverà il ricordo del tragico sisma del 2009».
Il favorito?
«Ci fosse stato Valverde, avrei detto che era una tappa per lui».
Il teatino Giulio Ciccone?
«Può essere, mi ha detto però che l’ultima parte del percorso non gli piace. L’arrivo dentro L’Aquila con i saliscendi non lo fa impazzire di gioia, ritiene alcune curve troppo pericolose».
Quindi?
«È un percorso per le caratteristiche di Lobbato della Nippo Vini Fantini. E penso che ci proverà, anche per riscattare l’imprevisto del giapponese finito fuori tempo massimo nella cronometro».
Il suo favorito per il Giro?
«A me piace Dumoulin (che però ieri è caduto e ha perso oltre 4’ dalla maglia rosa, ndr), è umile e capace. E negli ultimi anni ha messo insieme trofei e piazzamenti mica da poco!».
Detto di Ciccone, c’è anche il miglianichese Cataldo.
«E all’Aquila nel 2010 è arrivato secondo. Anche lui è molto motivato. Nella cronometro è andato forte, è ben messo. È in scadenza di contratto con l’Astana e vedrete che darà battaglia sulle strade di casa».
Il Giro d’Italia venerdì paralizzerà una parte di Abruzzo.
«Si muoverà una carovana di 1.500 persone legata al Giro. C’è una struttura di partenza e una di arrivo che si sposterà. Si partirà da Vasto alle 12,25. Le strade saranno chiuse due ore prima del passaggio della corsa anche per fare in modo che passi la carovana pubblicitaria. Sarà composta da una ottantina di mezzi e faranno la gioia di grandi e piccoli».
Da anni organizza tappe del Giro d’Italia e della Tirreno-Adriatico. In questi mesi che cosa le ha dato noia e che cosa ha apprezzato?
«La riconoscenza di tanta gente e di quei sindaci che non avevano mai visto prima il Giro fa piacere. Mi ha dato fastidio, invece, ricevere critiche da chi è nel mondo del ciclismo, da chi ha pedalato e pedala. È stucchevole essere criticato perché con l’opera che svolgiamo, tra l’altro, facciamo aggiustare le strade e regaliamo emozioni alla gente».
Il consiglio che si sente di dare?
«Molti sindaci hanno chiuso le scuole. A Chieti per esempio le strade chiuderanno intorno alle 12,30. Il consiglio è quello di prendersi un giorno di ferie per non restare impantanati nell’attesa del passaggio del Giro. E magari di godersi lo spettacolo senza ansie».
@roccocoletti1. ©RIPRODUZIONE RISERVATA