I talenti vanno via Bruni rinuncia alla serie A Oro

8 Maggio 2014

PESCARA. L’ultima conseguenza della crisi economica, che in Abruzzo attanaglia anche l’atletica leggera, è stata la rinuncia della principale realtà a livello assoluto, la Bruni Atletica Vomano, a...

PESCARA. L’ultima conseguenza della crisi economica, che in Abruzzo attanaglia anche l’atletica leggera, è stata la rinuncia della principale realtà a livello assoluto, la Bruni Atletica Vomano, a disputare i campionati di società su pista. Da ricordare che la società di Morro d’Oro ha vinto nel 2010 il titolo italiano maschile a squadre ed è arrivata seconda nelle stagioni 2011 e 2012. L’anno scorso si è classificata ottava, guadagnando il diritto di disputare per l’ottavo anno consecutivo la finale A Oro scudetto. Diritto al quale i dirigenti della Bruni Atletica Vomano hanno dovuto rinunciare per mancanza di aiuti economici, sia da parte degli sponsor che delle istituzioni. Se in questa circostanza, però, la crisi ha colpito le ambizioni sportive, nel resto dell’atletica abruzzese danneggia soprattutto l’efficienza degli impianti. Persino la pista dello stadio Adriatico Cornacchia di Pescara, una delle due strutture regionali, insieme a Sulmona, a poter ospitare importanti manifestazioni di atletica, esige manutenzioni che il Comune non riesce ad assicurare. Un problema legato sì, alle poche risorse economiche, ma anche a una certa insensibilità culturale verso l’atletica. E’ pur vero che presto entreranno in funzione le nuove piste di Chieti e L’Aquila ma, per quest’ultima, già si profilano in futuro problemi di gestione a livello economico. Da non dimenticare, poi, i tagli economici nella scuola, che hanno colpito di riflesso anche l’atletica, da sempre beneficiaria della sua attività promozionale. Per tali motivi, e conseguenti scelte didattiche, la scuola non consente più ai professori di educazione fisica di svolgere attività extrascolastica sui campi di atletica, come nel passato. La conseguenza è che ogni anno ci sono sempre meno scuole che partecipano ai Giochi Studenteschi di atletica e, quindi, meno giovani che si avvicinano a questo sport. Da citare, infine, due casi emblematici di “fughe” di talenti abruzzesi, entrambi teatini. Il saltatore con l’asta Andrea Sinisi, uno dei migliori in Italia, è stato costretto a trasferirsi a una società campana, l’Atletica Benevento, per avere un minimo di sostegno economico. Il mezzofondista Federico Gasbarri, finalista l’anno scorso sui 1500 ai Campionati Europei Juniores, riuscirà a proseguire l’attività agonistica e gli studi universitari solo grazie a una borsa di studio sportiva ricevuta da un’università americana.

Roberto Ragonese

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