L’Esa Chieti e Marchesani vogliono ripartire dalla A2 

Il patron tratta per l’acquisizione di un titolo sportivo con Imola e Montegranaro, ma guarda anche a un eventuale ripescaggio visto che molti club rinunceranno

CHIETI. Il basket ha già chiuso i battenti. La Fip ha dichiarato conclusa la stagione e il presidente Gianni Petrucci ha deciso che non sarà assegnato nessuno scudetto nel 2020. Non vi saranno retrocessioni in A e c’è la volontà di avere comunque organici con un numero pari di squadre. C’è un punto interrogativo su chi riuscirà a ripartire. Diversi club hanno annunciato che non saranno ai nastri di partenza la prossima stagione. La crisi da coronavirus si farà sentire anche nella pallacanestro, a tutti i livelli. In Abruzzo i riflettori sono puntati sull’Esa Teate Chieti. Il patron Gabriele Marchesani era partito per conquistare la promozione; il campionato di serie B dei biancorossi è stato al di sotto delle aspettative, dopodiché quando già si pensava ai play off è giunta la sospensione. La A2 è un chiodo fisso. Già durante la stagione si era ipotizzato che qualora fosse sfuggita sul campo poteva arrivare attraverso l’acquisizione del titolo sportivo. Un discorso che si ripropone. Tracce di sondaggi con Imola e Montegranaro sono ormai note. Magari non proprio trattative, ma qualcosa più di un contatto. Ci sarebbe stato anche un abboccamento con Roseto, ma non ci sono conferme in tal senso. Sta di fatto che Marchesani vuole ripartire dalla A2. Al momento, prende tempo per capire meglio la situazione: conviene acquisire subito un titolo di A2 oppure aspettare, visto che molti club non ce la faranno a iscriversi e basterà fare domanda per salire di categoria? La federazione manterrà il format oppure approfitterà di eventuali rinunce per ridurre gli organici? In questo momento Marchesani e l’Esa Chieti si trovano nella terra di mezzo. Tentati dal prendere una delle due strade: subito un titolo di A2 oppure attendere che si liberino dei posti a seguito di rinunce? Alcuni club avrebbero fatto fatica a ripartire prim’ancora dell’emergenza coronavirus figurarsi adesso. Ci sarà da fare i conti con una contrazione delle entrate, ma Marchesani è determinato nell’inseguire la A2. Che, invece, Roseto deve difendere a denti stretti. L’accordo con la Stella Azzurra è scaduto, andrebbe rinnovato. Il presidente Norante ha detto che se ci saranno ripescaggi in serie A toccherebbe anche a Roseto competere per meriti sportivi. Ma lo scoglio è economico. Gli Sharks hanno i mezzi per continuare? Si è parlato di un impegno diretto di Luciano Campitelli, ma non ci sono state conferme.
A Teramo, tornando alla serie B, il presidente Ermanno Ruscitti, pur confermando le difficoltà del momento, ha assicurato che il basket non morirà. Ci sarà continuità, senza specificare in quale categoria.
A Giulianova il presidente Carlo Tribuiani fa spallucce. «In questo momento parlare di futuro mi sembra inopportuno visto che non sappiamo ancora quali saranno gli effetti della crisi». Di certo, bisognerà ridimensionare il budget, perché gli sponsor saranno di meno e comunque meno impegnati. E non è ancora ben chiaro se e quando si ricomincerà a giocare, a porte chiuse o aperte?
@roccocoletti1. ©RIPRODUZIONE RISERVATA