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CALCIO / SERIE B

Pescara, quarta sconfitta di fila con il Frosinone. Sebastiani: "E' vergognoso"

Ciano sblocca subito il risultato, biancazzurri partiti con il nuovo modulo 3-5-1-1 che poi è però tornato al 4-3-3 con Galano al posto di Drudi. Il raddoppio di Novakovich. Il presidente furioso: "Ma le colpe sono di tutti"

E sono quattro. Quattro sconfitte di fila su cinque partite fin qui disputate e la peggiore difesa del campionato con 9 gol subiti. Sono numeri impietosi quelli che inquadrano l'ultimo posto in classifica del Pescara. Nessuna "svolta" all'Adriatico Cornacchia contro il Frosinone di Alessandro Nesta.

Trascorrono 7 minuti e i biancazzurri sono già sotto di un gol (Ciano solo in area su cross di Novakovich). Il nuovo 3-5-1-1 con il quale Oddo ha cercato di rimediare alla carenza degli attaccanti (Galano in panchina, Maistro recuperato alla viglia) ha resistito fino al 26' quando si è fatto male Drudi. A quel punto il Pescara è tornato al 4-3-3 con  l'ingresso in campo di Galano. Ma la sintonia non è cambiata. Il Frosinone è apparso squadra, il Pescara no: un assembramento di giocatori.

Le urla di Oddo dalla panchina, quei pochi tifosi sugli spalti che rumoreggiano e si mettono a ridere. Niente, Pescara elettroencefalogramma piatto. Se ci fossero stati quelli delle curve chissà quanti fischi...  Nella ripresa il prevedibile  raddoppio: al 50' Ciano questa volta ricambia il favore a Novakovich che infila di testa.

Aria pesante dopo il ko casalingo con il Frosinone con il presidente del Pescara Daniele Sebastiani che non usa mezzi termini: «Questo è un inizio vergognoso di campionato. Questa squadra non può fare queste figure anche perché non credo che nei componenti non abbia una qualità scadente e quindi bisogna capire che accade e risolvere i problemi. Le tante assenze sono un problema ma non devono rappresentare un alibi. Oddo? Non si può pensare di cambiare allenatore ogni due, tre partite. Non è che se si perdono due, tre partite si cambia. Le colpe invece sono di tutti, in primis del presidente, ma anche dei calciatori che non possono essere sempre esentati dalle responsabilità. La società? Non ci sono novità. Stiamo lavorando per vendere o cedere la società o allargare la base societaria, ma al momento non c'è nulla».

Aveva detto Oddo alla vigilia. «Sono io il primo responsabile, in questo momento siamo fragili, quando prendiamo un gol ci abbattiamo e non va bene. Forse non mi avete mai sentito parlare in questi termini, ma io sono uguale agli allenatori. Quando non hai le armi per fare male agli avversari devi trovare soluzioni alternative, a volte bisogna pensare a non prenderle».

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PESCARA (3-5-1-1): Fiorillo; Drudi (dal 26' pt Galano), Scognamiiglio, Jaroszynski; Ventola, Omeonga (dal 46' Belloni), Valdifiori 5.5 (27′ st Fernandes 5), Memushaj 6, Masciangelo 5.5; Maistro 6; Bocic 5.5 (13′ st Busellato 6). In panchina: Alastra, Balzano, Bocchetti, Capone, Diambo, Guth, Radaelli, Riccardi. Allenatore: Oddo.

FROSINONE (3-4-1-2): Bardi 6; Brighenti 6.5, Ariaudo 6, Capuano 6; Zampano 6, Maiello 6.5, Kastanos 6 (32′ st Carraro 6), Beghetto 6.5 (32′ D’Elia 6); Rohden 6 (22′ st Tabanelli 6); Novakovich 7, Ciano 7 (22′ st Dionisi 6). In panchina: Curado, Iacobucci, Parzyszek, Salvi, Tribuzzi, Trovato, Vitale. Allenatore: Nesta.

Arbitro: Gariglio.

RETI: 7′ pt Ciano. 5′ st Novakovich.

Note: ammoniti Bocic, Brighenti, Fernandes, Ventola, Novakovich, Maistro