Alba, sarà l’Abaco a gestire l’imposta di soggiorno 

Il Comune è senza personale e affida alla ditta i servizi di riscossione, supporto e controllo. L’ente ha previsto una spesa di 40mila euro più Iva per tre anni

ALBA ADRIATICA. Sarà la ditta privata Abaco a gestire l’imposta di soggiorno turistica di Alba Adriatica. Con la consueta motivazione della carenza di personale, infatti, nei giorni scorsi il municipio ha esternalizzato il servizio, prevedendo una spesa per tre anni di quasi 40mila euro più Iva.
La Abaco, che in città ha già una sede, si è impegnata su vari fronti con l’ente. Innanzitutto su quello della riscossione, tramite la fornitura di moduli cartacei e un portale web di comunicazione, ma anche fornendo all’ente una rendicontazione mensile di tutte le somme incassate e dei dati statistici sulle presenze, passando pure per i procedimenti di accertamento e sollecito nei confronti degli inadempienti fino all’avvio della fase di riscossione coattiva. Poi sul supporto, con brochure, incontri formativi, lo sportello e un numero verde a disposizione. Ma c’è anche il fronte dei controlli: la Abaco, infatti, oltre a creare una banca dati ad hoc, si impegnerà in «controlli periodici tra le strutture ricettive “censite” e “censibili”, attraverso le risultanze delle verifiche effettuate in loco o altre informazioni desumibili da archivi di enti esterni».
Con l’affidamento della gestione della tassa di soggiorno, quindi, ora è davvero tutto pronto per l’introduzione della gabella per i turisti, che sarà in vigore per quest’anno dal primo luglio al 31 agosto. Questo grazie all’accordo con gli operatori trovato dall’amministrazione dopo un lungo dibattito, con l’assessore al turismo Paolo Cichetti e quello al bilancio Simone Pulcini tra gli esponenti che più ci hanno messo la faccia. L’obolo principale per i turisti è quello di un euro a persona a notte (per un massimo di una settimana) negli hotel a tre stelle e negli appartamenti, con cifre più basse e più alte per le altre tipologie di strutture ricettive ed esenzioni per under 15 e over 75, oltre ai portatori di handicap gravi. Di 200mila euro l’incasso minimo previsto per l’ente e già iscritto in bilancio per essere investito in anticipo su decoro e promozione.
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