Escursionista cade a 2.600 metri di quota, soccorso sul Gran Sasso e ricoverato in ospedale

L’uomo recuperato in elicottero dopo essere scivolato sul sentiero per il Calderone, ricoverato all’ospedale di Teramo non è in gravi condizioni
PIETRACAMELA. È scivolato sul sentiero che stava percorrendo facendo un volo di qualche metro: da ieri pomeriggio un uomo di 54 anni è ricoverato all’ospedale di Teramo per un trauma toracico e varie escoriazioni riportate durante la caduta sul Gran Sasso.
L’incidente è avvenuto a quota 2.600 metri, in prossimità del ghiacciaio del Calderone, sul Corno Grande. I soccorsi sono stati immediati e in poco tempo sul posto è intervenuto l’elicottero dei vigili del fuoco e l’uomo è stato recuperato.
È stato trasportato all’ospedale di Teramo dove è stato ricoverato: fortunatamente le sue condizioni non sono gravi. L’uomo, al momento dell’incidente era in compagnia di altri escursionisti che hanno subito dato l’allarme.
In questi giorni d’estate, come succede sempre nella stagione estiva, tutte le vette del Gran Sasso sono affollate di alpinisti, escursionisti e semplici visitatori. Nei giorni scorsi ci sono già stati tanti soccorsi in quota per persone cadute o che hanno avuto dei malori. Oppure, come è successo di recente, per persone che si sono spaventate nell’affrontare dei sentieri e che sono state colte da crisi di panico che hanno reso necessario l’intervento dei soccorritori.
Ancora una volta gli esperti del Soccorso e gli addetti ai lavori lanciano appelli a fare escursioni con abbigliamento e scarpe adatte. Avvisi ripetuti da tempo ma che purtroppo spesso restano inascoltati.
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