Il Gip: il cannibale di Pineto deve restare in carcere
Respinto la richiesta del difensore del giovane che martedì scorso ha tentato di uccidere a coltellate una donna di 43 anni che faceva jogging in pineta e ha confessato di averlo fatto per mangiarle i piedi
TERAMO. Luca Michelucci, l'operaio 23enne di Pineto che martedì scorso ha tentato di uccidere a coltellate una donna di 43 anni che faceva jogging in pineta e ha confessato di averlo fatto per mangiarle i piedi, deve restare in carcere. È questa la decisione del gip del tribunale di Teramo Giovanni de Rensis, che è stata depositata stamattina.
Il giudice ha dunque respinto la richiesta del difensore del giovane, l'avvocato Antonino Orsatti, che chiedeva il ricovero di Michelucci in una struttura ospedaliera sostenendo che le sue condizioni di disagio psichico sono incompatibili con la permanenza in carcere.
Orsatti ha anche chiesto una perizia psichiatrica sul suo assistito, che già è stato visitato dagli psichiatri del carcere e, secondo loro, sarebbe affetto da «schizofrenia con profili di necrofilia e cannibalismo». Su questa seconda richiesta nè il pm nè il gip si sono finora espressi. La donna ferita è sempre ricoverata nell'ospedale di Teramo, ma è fuori pericolo.
Il giudice ha dunque respinto la richiesta del difensore del giovane, l'avvocato Antonino Orsatti, che chiedeva il ricovero di Michelucci in una struttura ospedaliera sostenendo che le sue condizioni di disagio psichico sono incompatibili con la permanenza in carcere.
Orsatti ha anche chiesto una perizia psichiatrica sul suo assistito, che già è stato visitato dagli psichiatri del carcere e, secondo loro, sarebbe affetto da «schizofrenia con profili di necrofilia e cannibalismo». Su questa seconda richiesta nè il pm nè il gip si sono finora espressi. La donna ferita è sempre ricoverata nell'ospedale di Teramo, ma è fuori pericolo.
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