In quattromila nel gruppo che ricorda la città che fu  

Exploit di iscritti a “I ragazzi di corso San Giorgio tanti anni dopo” in cinque giorni Il fondatore Miracoli: «Superati i 90mila post, ci scrivono anche dal Kenya»

TERAMO. Quasi per caso è scoppiata da qualche giorno a questa parte la più grande operazione di “Amarcord” collettiva che la comunità teramana ricordi. Tutto è nato dal gruppo Facebook “I ragazzi di corso San Giorgio... tanti anni dopo”.
Un gruppo che dal 5 ottobre racconta in modo spontaneo e creativamente confusionario gli ultimi quarant’anni di storia della città. Si susseguono foto, post con citazioni e ricordi, e anche mini sondaggi. Come quello «Dove andavate quando facevate cuppo”?», a cui hanno risposto in decine, indicando luoghi di ritrovo storici, ancora esistenti, come la pizzeria “Da Mario” o la villa comunale, e altri che non ci sono più come la sala giochi Di Furia, il bar Silverii o anche il minigolf alla fine dei Tigli.
Malinconia, commozione, ma anche allegria nel ricordare i tempi che furono: artefice della tempesta di sentimenti è Renzo Miracoli, commerciante teramano che ha ideato la pagina. Anche lui è stupito del successo della pagina che, nei fatti, dal 5 ottobre – in realtà il gruppo è stato creato il 28 agosto, ma era chiuso e solo dopo è diventato pubblico – è arrivata a 4.024 iscritti.
«L’idea mi è venuta raccontando ad alcuni amici in Puglia che a Teramo i giovani in corso San Giorgio, in pratica, ci vivevano. Adesso invece è semideserto», racconta Miracoli, «e quindi ho creato il gruppo per cercare di rivitalizzare il corso come luogo di incontro. Inizialmente l’avevo creato principalmente per quelli della mia generazione: io sono del 1973. In effetti siamo partiti con la maggioranza di iscritti nella fascia di età 35-44 anni e 45-54 ma ora sta aumentando anche la fascia 55-64 e over 65».
I numeri sono eccezionali: a ieri erano stati pubblicati 90.481 post in bacheca. «Ci sono interazioni da tutto il mondo, addirittura ha scritto una persona dal Kenya, ma anche dagli Usa o dal Belgio», racconta Miracoli, «mi ha stupito che mi hanno scritto persone ringraziandomi, anche commosse. Dall'altro canto c’è anche chi non ha gradito alcuni ricordi, magari riguardo a un parente. Quello che spicca è l'esplosione di emozioni in tanti post. Penso che sia importante la restituzione di ricordi sepolti nella memoria. Anche io ho ritrovato persone che non vedevo più da tempo. Un altro aspetto bello è l’omaggio, spontaneo, a tanti ragazzi, a tante persone che non ci sono più. Qualcuno mi ha detto: “Grazie che hai dato modo di rivivere mio padre”. E io ho risposto: “Tuo padre vive ancora nei ricordi di noi teramani”».
L’esperienza del gruppo forse evolverà in qualcos’altro. «Ho intenzione di fare una festa del gruppo, un revival per il corso, nel periodo di Natale, se ci aiutano le istituzioni. Sarebbe bello magari far suonare i dj dell'epoca in piazza, ma serve qualcuno che ci supporti nell'organizzazione», conclude il commerciante.
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