L’opposizione è contro il Daspo urbano 

Per il Cittadino governante è un provvedimento discriminatorio. Domani corteo di protesta di un gruppo di giovani

GIULIANOVA. «Noi crediamo che il Daspo urbano sia una misura amministrativa inutile». È il pensiero della lista civica “Il Cittadino governante”, che di fatto oggi rappresenta pressoché da solo l’opposizione in consiglio comunale. A settembre 2019 il sindaco Jwan Costantini annunciò il rinnovo del regolamento di polizia urbana, nel quale è contenuto anche il Daspo urbano, uno strumento sanzionatorio che permette di allontanare per 48 ore, da alcune zone sensibili della città, le persone considerate responsabili di degrado urbano e di minare la sicurezza dei cittadini, con l’obiettivo di rendere Giulianova, a detta del primo cittadino, una città più sicura.
«Per chi commette reati esistono le sanzioni previste dal codice penale», continua la nota de “Il Cittadino governante”, rappresentato in consiglio comunale dal capogruppo Franco Arboretti, «e il Daspo urbano può configurarsi come un accanimento nei confronti di persone che non hanno commesso alcun reato ma vivono un forte disagio. Va evidenziato anche che, essendo eccessivamente discrezionale, può generare ingiustizie e atti discriminatori verso persone considerate indesiderate». Secondo Arboretti il decoro di un luogo non può essere misurato sulla base della presenza di poveri o di persone in difficoltà, ma una città decorosa, giusta e solidale dovrebbe individuare gli strumenti per dare risposte alla grave indigenza e alle ragioni del disagio sociale. «I problemi sociali vanno affrontati, non allontanati o nascosti sotto il tappeto, magari per carpire demagogicamente maggiore consenso», si legge nella nota. «Auspichiamo che anche le forze politiche non presenti in consiglio comunale, le associazioni del volontariato e il mondo cattolico, sentano il bisogno di manifestare il proprio pensiero in questo delicato passaggio della vita cittadina».
E ieri, sul lungomare centrale, è apparso uno striscione con su scritto “questa sarà zona rossa. Il 15 febbraio manifesta per la libertà”, annunciando una manifestazione che dovrebbe svolgersi domani con partenza da piazza Buozzi alle 15, promossa presumibilmente da gruppi anarchici. Sabato scorso, in piazza Fosse Ardeatine, gli organizzatori della manifestazione hanno voluto anticiparne i contenuti in un’assemblea pubblica e in una nota non firmata si legge: «Noi, a differenza di chi vuole imporre misure restrittive alla città, non facciamo le cose di nascosto. La mobilitazione dal basso che stiamo costruendo contro il Daspo urbano, guerra ai poveri, sgomberi e misure repressive, cresce di giorno in giorno».
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