Il piccolo Leonardo Cerquitelli

Pineto, muore a 10 anni stroncato dalla leucemia 

Ieri i funerali del piccolo Leonardo Cerquitelli. Commozione in tutto il paese, il dolore del sindaco Verrocchio sulla pagina facebook

PINETO. Muore a 10 anni di leucemia. Ieri pomeriggio nella chiesa di S. Agnese tutta Pineto ha accolto la piccola bara del piccolo Leonardo Cerquitelli che mercoledì scorso ha chiuso per sempre gli occhi dopo aver lottato fino in fondo contro la terribile malattia che lo aveva aggredito negli ultimi anni. Vani sono stati i tentativi dei familiari di salvarlo. Da quando gli avevano diagnosticato il male avevano girato diversi ospedali in cerca di uan cura adatta. La notizia della morte è corsa velocemente in tutta la cittadinanza che si è stretta al dolore della mamma Fabiana e del padre Danilo, conosciuto per essere dirigente della nota ditta Cerquitelli Marmi a Silvi. Il cordoglio alla famiglia è arrivato da molte associazioni sportive locali, in particolare dal Pineto Inter club, del quale il piccolo Leonardo faceva parte con i suoi amici. In un manifesto funebre dell’associazione si legge: «La tua passione più grande ti ha accompagnato fino alla morte». Il sindaco di Pineto Robert Verrocchio ha scritto sulla sua pagina facebook : «Con profondo ed infinito affetto, abbraccio la famiglia Cerquitelli per la prematura scomparsa del piccolo Leonardo. Una notizia che lascia tutti noi sgomenti, una notizia che ci immobilizza e ci rende inermi. Credo non esistano parole che possano esprimere il dolore per la scomparsa di un figlio e non v’è risposta che possa colmare il vuoto che si crea. Alla famiglia Cerquitelli rivolgo la mia vicinanza ed esprimo a nome della cittadinanza sentimenti di affetto». Ieri all’uscita del feretro dalla chiesa gremita di gente un lancio di palloncini neri e azzurri per ricordare la passione per l’Inter del piccolo Leonardo. Tanti i messaggi di cordoglio su Facebook. «Povero piccolino», si legge in uno di questi, «volato già in celo prestissimo. Addio Leonardo, sarai sempre nei nostri cuori».
Domenico Forcella
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