Scontri fra ultrà, in arrivo quaranta Daspo 

La polizia sta vagliando le posizioni dei tifosi di Teramo e Rimini identificati dopo i tafferugli di sabato

TERAMO. Potrebbero arrivare già nelle prossime ore i primi Daspo nei confronti degli ultrà di Teramo e Rimini coinvolti negli scontri pre partita di sabato pomeriggio. La questura sta infatti attentamente vagliando tutte le posizioni delle 40 persone identificate (30 tifosi del Rimini e una decina del Teramo), anche per valutare i diversi risvolti penali, e oggi potrebbero essere notificati i primi provvedimenti.
Gli scontri tra le due tifoserie si sono consumati sabato pomeriggio, poco dopo, le 18 davanti al bar ristorante Acquamarina di San Nicolò, dove alcune decine di ultrà delle opposte fazioni si sono affrontati a colpi di cinte, aste di bandiera, catene e sedie prelevate dai vicini locali. Solo l’immediato intervento degli agenti del reparto mobile della polizia, arrivati in pochi minuti dal vicino stadio Bonolis dov’erano dislocati proprio per prevenire incidenti, e di uomini della Digos teramana, ha permesso di evitare ulteriori conseguenze e di bloccare una quarantina di facinorosi di entrambe le fazioni per l’identificazione. Nei tafferugli sono stati danneggiati i furgoni dei riminesi, che da quanto si è appreso non avevano seguito, con i mezzi sui quali viaggiavano, il percorso indicato dalla questura per raggiungere lo stadio Bonolis. Una deviazione non programmata che ha facilitato l’incontro tra le due tifoserie in un’area non presidiata.
Mentre proseguono le indagini della polizia, volte anche a verificare se lo scontro sia stato o meno casuale, sulla vicenda ieri è intervenuto Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro. «Il nostro calcio mette in campo i valori», ha dichiarato, «e non tollera la violenza. Non la accetta. I club del Teramo e del Rimini sono chiamati ad applicare, con il giusto rigore, l’istituto del gradimento. Siamo di fronte a delinquenti che non hanno niente per definirsi tifosi».