Violentata dallo zio, la sorella conferma

18 Giugno 2014

Il processo ad un 80enne accusato di aver abusato della nipote: nuove testimonianze in aula

TERAMO. E’ con la testimonianza della sorella della vittima che si chiude l’istruttoria dibattimentale del processo a carico di un ottantenne teramano accusato di abusi sessuali sulla nipote oggi trentenne. La donna, sentita in aula come teste della pubblica accusa, ha raccontato di aver raccolto lo sfogo della sorella che le ha confidato di essere stata abusata dallo zio. Nella precedente udienza a parlare è stata la vittima, che nel corso nella sua deposizione, avvenuta a porte chiuse, ha accusato lo zio di aver abusato più volte di lei anche quando era poco più di una ragazzina. Ai giudici la giovane donna ha mostrato delle foto scattate da lei il giorno dell’ultima violenza, quella che sarebbe avvenuta quattro anni fa e per cui l’uomo è imputato. Foto di ecchimosi in più parti del corpo. Compatibili con un’aggressione? La procura sostiene di sì.

L’uomo (di cui non citiamo le generalità per tutelare la privacy di una vittima di violenza sessuale) è accusato di aver afferrato la donna per i capelli, di averla scaraventata a terra, percossa con pugni e schiaffi, ma anche colpita con un bastone di legno fino alla violenza.

L’anziano, che è un invalido, ha sempre negato tutto allegando agli atti un certificato medico che accerta la sua disabilità motoria che non gli consente di muoversi con facilità. E ieri in aula la sua difesa (rappresentata dall’avvocato Stefano Mariano) ha portato tre medici che, certificazioni alla mano, hanno ribadito il difficile stato di saluto dell’uomo con gravi problemi di deambulazione. La donna ha denunciato i fatti a Roma e sono stati proprio gli agenti della squadra mobile della capitale ad avviare le indagini. Secondo la sua versione (non ci sono testimoni) l’uomo, che abita a poca distanza dall’abitazione dei suoi, l’avrebbe avvicinato in prossimità di un ponticello e, dopo averla picchiata e colpita con un bastone di legno, l’avrebbe violentata. Successivamente l’avrebbe minacciata di non rivelare niente a nessuno di quanto successo. L’ultima udienza (collegio presieduto da Giovanni Spinosa, a latere Roberto Veneziano e Belinda Pignotti) è stata fissata per l’8 luglio: previste richieste del pm, arringhe degli avvocati, camera di consiglio e sentenza.(d.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA