Argomento Tangenti

  • Tangenti e corruzione in Lombardia, arrestato anche un abruzzese

    E' Fabio Altitonante di Montorio al Vomano, trapiantato al Nord, coordinatore milanese di Forza Italia, consigliere regionale e sottosegretario della giunta di centrodestra

  • Vasto: tangenti sulle tumulazioni, i 14 indagati ora parlano 

    Interrogati i primi utenti dei servizi cimiteriali che avrebbero pagato i tre arrestati. L’inchiesta presto può riservare sviluppi

  • «Pagati tutti i lavori, non sono tangenti»

    D’Intino respinge le accuse e fornisce le fatture: nessun favore alla ditta per gli infissi

  • «Processate la banda dei Tir»

    Il pm Bellelli chiede il rinvio a giudizio per sei poliziotti

  • Tangenti, due gruppi di potere

    Da Del Turco ad Aracu, così secondo la procura è stata gestita la sanità

  • La procura chiude l’inchiesta, 33 gli indagati

    Esce di scena Cicchitto, per i pm due gruppi hanno favorito i privati in cambio di denaro.

  • Villa Pini, il Senato scrive ai giudici

    Commissione d'inchiesta: irregolarità, intervenga la procura di Chieti

  • Tangenti, il tesoro resta nascosto

    Solo una piccola parte dei beni sequestrati è frutto di concussioni

  • Riesame, Del Turco chiede di tornare libero

    I pm del pool che stanno indagando sullo scandalo sanità che ha portato
    all'arresto di Ottaviano Del Turco (nella foto), il suo segretario Lamberto Quarta e
    altri esponenti politici della giunta abruzzese, hanno chiesto al gip di
    archiviare la posizione di sei assessori della giunta. Franco Caramanico
    all'epoca dei fatti assessore all'ambiente, Giovanni D'Amico, attuale
    assessore al bilancio, Marco Verticelli, assessore all'agricoltura, Fernando
    Fabiani (lavoro), Mohmoud Srour (Lavori pubblici)  e l'allora assessore
    Tommaso Ginoble per la procura che indaga sullo scandalo, non c'entrano con
    la maxi inchiesta sulla sanità

  • Tangenti, Angelini reggeal confronto con Del Turco

    Vincenzo Angelini, il grande accusatore, regge il confronto con gli avvocati difensori di Del Turco (nella foto) e degli altri indagati, conferma le accuse di tangenti e, a conclusione dell'incidente probatorio, segna un punto importante a favore della Procura di Pescara.