AUTOSTRADE

A24, aumento dei pedaggi in discussione a Montecitorio: "Fondamentale l'ok al Pef"

Audizione in Commissione Ambiente dell'amministratore delegato di Strada dei parchi. E Pezzopane (pd) presenta un emendamento

PESCARA. L’aumento dei pedaggi delle autostrade A24 e A25 è al centro della discussione di questa mattina (giovedì 7 ottobre) nella commissione Ambiente della Camera dei deputati. L'amministratore delegato della concessionaria Strada dei parchi, Mollo, è intervenuto su invito della capogruppo Pd in commissione Ambiente, Stefania Pezzopane.

Illustrati lo stato di avanzamento dei lavori e le difficoltà determinate dall'aumento delle tariffe che, secondo la formula stabilita dalla convenzione in corso, subiranno un incremento del 34 per cento dal 1° gennaio 2022. I vertici di Strada dei parchi, in particolare, hanno sottolineato l'urgenza di approvare il Pef (Piano economico finanziario) per completare la messa in sicurezza antisismica di cui l’infrastruttura necessita, dopo 9 anni di continui rinvii. Le tariffe, infatti, sono bloccate dal 2017, fa sapere Strada dei Parchi, e hanno subito tagli già dal 2015 per effetto di una serie di decreti interministeriali. "Questo blocco ha determinato una sorta di palla di neve in continua espansione - si legge in una nota della concessionaria - che rischia di innescare una valanga in base alla formula stabilita dal contratto di concessione. La mancata approvazione di un PEF impedisce anche di completare gli adeguamenti antisismici urgenti e non più rinviabili".

LA POSIZIONE DI STRADA DEI PARCHI. "La zona attraversata dall’A24/A25 - ha spiegato Mollo - è classificata come l’area a maggior rischio sismico in Italia e probabilmente in Europa. Secondo le stime dell’INGV potrebbe generarsi un terremoto superiore a quello del 2009 che l’infrastruttura non sarebbe in grado di sostenere. Proprio a seguito del terremoto dell’Aquila, l’autostrada è stata classificata per Legge “infrastruttura strategica ai fini della Protezione Civile” (legge 228 del 2012), quindi per definizione un’arteria stradale che non si può interrompere per ragioni di sicurezza nazionale”. Con tale legge il Parlamento intese imporre al concedente, il MIMS, di rinegoziare un piano economico finanziario che consentisse di mettere in sicurezza sismica l’intera infrastruttura e di mantenere al contempo le tariffe calmierate. Grazie al lavoro portato avanti da SdP con il Commissario straordinario Gentile e il Commissario ad acta Fiorentino, siamo già oggi in grado di proporre un PEF che permetterebbe di risolvere completamente questa distorsione attraverso: aumenti delle tariffe contenute ad un massimo del 1% all’anno fino al 2030 (scadenza della concessione), nessuna proroga alla concessione in essere e completamento dell’adeguamento antisismico. In termini quantitativi, il Commissario straordinario Gentile ha stimato un investimento complessivo di 6,5 miliardi, di cui 5,1 miliardi per la fase più urgente. Per una volta nella storia del partenariato pubblico-privato in Italia ci sarebbe una perfetta coincidenza tra fonti e impieghi perché della somma complessiva per la prima fase, 3 miliardi sono già resi disponibili dal Commissario straordinario, tra fondi italiani e fondi complementari al PNRR, mentre 2,1 miliardi sono garantiti in autofinanziamento dal concessionario”.

"Due miliardi - conclude Mollo - inoltre sono già entrati nelle casse dello Stato per effetto della convenzione con SdP, perché questa prevede che il 57% dei pedaggi incassati dal concessionario debbano tornare allo Stato come prezzo di concessione, IVA e imposte varie, una percentuale enorme rispetto a tutti gli altri concessionari italiani. Con il restante 43% in questi anni Strada dei Parchi ha dovuto fare tutto: manutenzione, stipendi e gestione dell’infrastruttura. Il Concessionario non ha mai distribuito dividendi ai suoi azionisti, ma ha pagato nel solo 2021 90 milioni per le manutenzioni ordinarie a fronte dei 28 stabiliti dalla convenzione, uno squilibrio finanziario insostenibile. Strada dei Parchi intanto continua ad applicare tariffe più basse del 17% della media italiana per le autostrade classificate “di montagna” e questo a fronte anche di un calo congiunturale del traffico. I commissari, ben tre per un’infrastruttura di 280 chilometri, hanno terminato il loro lavoro e sono stati nominati per sanare le inadempienze del concedente. Eppure, l’urgenza sembra non preoccupare i decisori politici a 10 anni dalla legge 228, a 18 mesi dalla nomina del Commissario ad acta (imposto dal Consiglio di Stato per lo stallo del concedente) e a 17 mesi dalla nomina del Commissario straordinario per la messa in sicurezza. Una condizione ad altissimo rischio che deve essere recepita dal Governo, prima che sia troppo tardi".

L'EMENDAMENTO DEL PD. Parla di una situazione autostrade in Abruzzo "drammatica" la capogruppo Pd in commissione Ambiente, Stefania Pezzopane, che ha presentato un emendamento, assieme ai colleghi del Pd, per "bloccare i paventati aumenti dei pedaggi" ed evitare che "ritardi e difficoltà del Ministero nell’approvazione del Pef ricadano sui cittadini". "Sarebbe insopportabile - spiega Stefania Pezzopane - dover accettare gli aumenti, ma insieme ho sollecitato Strada dei Parchi per gli interventi di messa in sicurezza che sono urgentissimi. Chiedo al governo di approvare il Pef  elaborato dal Commissario ad acta nominato dal Consiglio di Stato a seguito di sentenza che attivava i poteri sostitutivi per inadempienza del Minustefo. È assurdo che le nostre autostrade continuino ad essere lentamente rattoppate, quando è in pendenza uno strumento potentissimo di 6 miliardi circa di cui la gran parte già disponibile che ci consentirebbe di mettere davvero in sicurezza e velocizzare le autostrade e le percorrenze. La situazione autostrade in Abruzzo è drammatica e i ripetuti terremoti, con il rischio conseguente allo stato di area ad alto rischio sismico, hanno reso fragili - come più volte riportato nelle relazioni tecniche - questi territori. Non è possibile tutto questo, questa per me è una missione, meno costi per i cittadini e più sicurezza con tempi ridotti. Il Pef va approvato subito, sono 8 anni che si attende uno strumento per la necessaria modernizzazione del sistema A24 ed A25; così non è possibile. La buona notizia resa in commissione dall’ing. Mello della riapertura completa della galleria di Roviano è un parziale risultato anche delle nostre pressioni, ma le autostrade sono troppo costose e ad oggi con troppi disagi di percorrenza".