Abruzzo, azzerato il sindacato giornalisti

Si dimette l'intero direttivo e due membri nazionali in disaccordo con la Federazione: "Evitato comunque il dissesto"

PESCARA. «Il Direttivo del Sindacato Giornalisti Abruzzesi (Sga), ritenendo esaurito l'obiettivo prefissato di salvare il sindacato stesso dalla scomparsa per l' insostenibile situazione economica e di bilancio, rassegna le dimissioni della maggioranza dei componenti e restituisce la parola agli iscritti». Lo si legge in una nota nella quale si sottolinea la «scelta di dignità, sulla quale ha inciso anche il disagio dei componenti a fronte di scomposte e strumentali reazioni a decisioni inevitabili nella gestione e nell'azione sindacale, oltre ad una insufficiente sinergia con la Federazione Nazionale della Stampa». I giornalisti dimissionari lamentano - prosegue la nota firmata dal segretario Sga, Adam Hanzelewicz - «la mancanza di trasparenza della Fnsi nel rapporto con lo Sga e i componenti eletti, ma anche il supporto a proposte e iniziative, surrogate con altre, autonome e in alcuni casi persino non condivise nei tempi, nella forma e nella sostanza». Oltre ad Hanzelevic, si sono dimessi: Donato Fioriti, Paolo Durante, Candida De Novellis, Rossano Orlando e Francesco Totoro.

Critico anche il vicesegretario professionale del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, Pina Manente, che precisa: «Pur facendo parte del direttivo ho appreso la circostanza dagli organi di informazione e che non sono stata coinvolta in nessun confronto o decisione in questo senso. Non posso condividere i contenuti del comunicato né della nota inviata agli iscritti, ma evidentemente non alla sottoscritta, in particolare mi dissocio - scrive Pina Manente - dalle critiche espresse nei confronti della Federazione nazionale della stampa, che non ha mai fatto mancare il suo sostegno, e al segretario Lorusso, che a mio parere sta rilanciando con autorevolezza l'azione sindacale in un momento tanto difficile per la categoria. Certamente vi sono molte ragioni, e le mie le ho ampiamente sostenute nei luoghi deputati, per restituire la parola ai colleghi: qualche volta il compito risulta superiore alle proprie forze ed è dunque giusto e corretto fare un passo indietro». Alle dimissioni e alle motivazioni che ne sono alla base, illustrate a tutti gli iscritti in un documento fatto loro pervenire dal Sga, hanno aderito anche i consiglieri nazionali Fnsi Giacomo Cavuta e Marco Patricelli regolarmente eletti in Abruzzo, i quali hanno rimesso il mandato in segno di condivisione e di solidarietà. Fa invece sapere di non essersi dimesso e di non condividere i contenuti del comuinicato del Direttivo Ezio Cerasi, componente del consiglio nazionale Fnsi. Replica il segretario dimissionario Sga Hanzelewicz, in una successiva nota: «I consiglieri Fnsi regolarmente eletti e dimissionari hanno nome e cognome, nonché firma, quindi non esiste neppure il rischio astratto che il componente la Giunta, Ezio Cerasi, possa essere confuso con essi. Quanto al suo ruolo - dice Hanzelewicz rivolto a Cerasi - ricordo a me stesso che in uno dei due direttivi ai quali ha partecipato in tre anni lo stesso Cerasi ha voluto pubblicamente sottolineare quello di componente di Giunta Fnsi, precisando quelli che riteneva essere i suoi compiti nell'esecutivo».  La gestione dovrebbe comunque rimanere alla segreteria uscente per i prossimi sei mesi. I componenti del direttivo sottolineano «non solo di essere riusciti a risanare tra mille difficoltà i conti del sindacato - si afferma nella nota - salvandolo dal crac, ma anche che su questo cammino sono stati frapposti ostacoli meschini e beceri dall'esterno e dall'interno. Non ultima la strumentale e autolesionista richiesta del fiduciario Casagit Walter Nerone di sospendere il contributo al funzionamento della sede, assolutamente priva di alcun fondamento. L'assurdità di tale "temeraria" richiesta, che, ovviamente, non ha riscosso alcun credito a Roma, avrebbe comportato l'immediata chiusura del Sga».