Abruzzo, cambia la busta paga nel turismo e nel commercio

Accordo tra Confesercenti Abruzzo e i sindacati di categoria: mento imposte su straordinari e festivi

PESCARA. I lavoratori del commercio e del turismo potrebbero ottenere da 50 a 60 euro in più al mese in busta paga con la detassazione degli straordinari. Lo prevede l'accordo che sarà firmato oggi tra Confesercenti Abruzzo e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

Si tratta di un accordo storico per i lavoratori e le imprese dei settori commercio e turismo che in Abruzzo sono rispettivamente 100 mila e 40 mila. E' anche il primo accordo territoriale che interessa una intera regione. Accordi analoghi sono operativi in poche province italiane. In Abruzzo ha interessato l'industria della provincia dell'Aquila, altri sono in corso in Toscana e in Lombardia. La detassazione degli straordinari è prevista dalla legge 220/2010 che correla i benefici a «incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa» dell'impresa. L'accordo firmato oggi da Confesercenti è possibile perché la detassazione è stata recepita in sede di rinnovo del contratto di lavoro collettivo del commercio e del turismo, che demanda questo aspetto della retribuzione alla contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale. Gli istituti previsti dall'accordo sono il lavoro straordinario, il lavoro supplementare nel caso di un contratto a tempo parziale, il lavoro festivo, il lavoro notturno e le indennità di turno. Per le imprese multilocalizzate, la norma prevede anche la possibilità di estendere il beneficio fiscale anche nelle sedi situate fuori dal territorio di riferimento.

Possono beneficiare delle agevolazioni i titolari di un reddito da lavoro dipendente fino a 40mila euro (precedentemente era fino a 35mila euro), i quali possono vedersi applicare il regime di imposta sostitutiva del 10% fino al limite massimo di 6mila euro lordi l'anno.

Ma quanto peserà in busta paga la detassazione? La stima è complessa perché le variabili sono molte, a cominciare dalle ore di straordinario. Per esempio, una commessa (4º livello del contratto del commercio) che in un anno raggiunga il limite dei 6mila euro di straordinari, con un salario tassato regolarmente al 23% si ritroverà in busta paga un netto di 4.620 euro; con il regime della detassazione o dell'agevolazione d'imposta al 10% otterrà un netto di 5.400 euro, che per le 14 mensilità fanno 56 euro netti al mese. Gli effetti si vedranno subito in busta paga e saranno applicati per l'intero anno fiscale.

Spiega Sonia Di Naccio, la funzionaria che ha seguito l'accordo per Confesercenti Abruzzo: «L'esigenza dell'accordo è venuta dal sindacato che intendeva proporla dapprima a Pescara, a livello provinciale. Noi abbiamo invece suggerito di estenderlo a livello regionale. La detassazione porta un vantaggio economico per il lavoratore, mentre nulla cambia per il datore di lavoro, che invece di versare una quota della tassazione allo Stato la aggiunge al salario del lavoratore che sarà quindi più consistente».

L'accordo al momento riguarda le aziende che aderiscono alla Confesercenti, ma su questo terreno sta lavorando anche la Confcommercio.

«Per la microimpresa potrebbe non essere utile», spiega Di Naccio, «ma certamente l'accordo è molto utile per l'industria ricettiva e per la grande distribuzione, oppure per la piccola distribuzione presente nei centri commerciali. In questo caso, per esempio, si ha diritto alla detassazione del lavoro domenicale, e questa è certamente un'iniziativa che aiuta molto le donne». L'accordo verrà firmato questa mattina a Pescara.

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