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Abruzzo, neve al top in Italia: si scia solo in Appennino

Siccità e impianti chiusi in tutta Italia mentre da noi fioccano le prenotazioni degli appassionati dello sci in vista delle Feste

AVEZZANO. Siccità e temperature troppo alte. E' il mix che spaventa gli operatori turistici di tutta Italia, ma anche tutti gli appassionati della neve e dello sci. Tanti cannoni in azione e tanta difficoltà per praticare gli sport invernali. Una situazione che andrà avanti anche per le feste natalizie e oltre il capodanno in molte località sciistiche italiane. Un discorso, però, che non vale per l'Abruzzo, dove già si può sciare nella maggior parte delle località turistiche montane.

Una serie di fortunate coincidenze ha permesso di sfruttare le potenzialità e le risorse tecniche a disposizione delle società che gestiscono piste e impianti. Mentre sulle Alpi, invece, c’è pochissima neve. Tanto che se temperature miti e siccità proseguiranno, lo sci sarà a rischio anche a Natale in quasi tutta la penisola.

Unica eccezione, a parte qualche zona delle Dolomiti, è quindi l'Abruzzo. Quella di questo fine 2015 è una situazione di assoluta sofferenza per il settore sciistico e per le risorse idriche più in generale. Secondo gli esperti, un simile fenomeno sul lungo periodo non si verificava dagli anni Ottanta e dai primi anni Novanta. Se si confermerà questo trend di siccità e se le temperature non si abbasseranno in modo evidente, anche l’innevamento artificiale non potrà essere garantito e ampliato. Brutte notizie, insomma, per gli amanti dello sci e dei panorami imbiancati.

Un problema che non sussiste se si è disposti a raggiungere l'Abruzzo. Lo scenario nell'Appennino centrale è diverso e questa situazione negativa paradossalmente si sta rivelando per “la Regione verde d'Europa” una opportunità. Può diventare l'occasione per far conoscere l'Abruzzo della neve, che ha molto da offrire e nulla da invidiare a quello alpino, a tutti coloro che avevano scelto sempre per la settimana bianche l'Italia settentrionale. L'esempio più eclatante di questa situazione è la Maielletta, dove la neve è abbondante, circa un metro e mezzo in alcuni punti, il manto è compatto, le temperature sono perfette e il sole splende. «Godiamo di una grande ricchezza», spiegano i due amministratori della società Francesca Primavera e Francesco Iubatti, «la nostra montagna ha condizioni imparagonabili, sia a livello di panorama sia a livello niveometeorologico. E’ un miracolo per gli amanti di sci e snowboard, se gli altri in tutta Italia sono fermi qui si va giù a tutta velocità».

L’affluenza sulle pistesembra essersi intensificata, oltre che da tutto l’Abruzzo, proprio dalle regioni limitrofe come Lazio, Puglia, Molise, Marche, Campania e Basilicata. E c'è qualcuno che arriva anche da 600 chilometri di distanza. L'obiettivo è “catturare” turisti anche dal Nord.

Soddisfatti anche gli operatori di Roccaraso. «Abbiamo beneficiato della perturbazione nei primi di dicembre», spiega Venturino Margadonna del Consorzio skipass Alto Sangro, «e il versante ovest in particolare ha una concomitanza di eventi meteo positivi. Inoltre, fortunatamente, non abbiamo grossi sbalzi di temperatura, quindi possiamo utilizzare il sistema di innevamento artificiale quando la temperatura è ideale».

L'obiettivo, anche a Roccaraso, è quello di aprire tutte le 66 piste disponibili. «Siamo fiduciosi», continua Margadonna, «anche perché con due serate di freddo saremo in grado di sfruttare l'intero comprensorio». Proprio per questo anche le prenotazioni per le Feste vanno a gonfie vele sulla montagna abruzzese.

Pietro Guida

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