Pescherecci ancorati al porto di Giulianova

MARE ADRIATICO

Abruzzo, niente pesce fresco dal 15 agosto al 13 settembre

Fermo biologico da San Benedetto a Termoli. Quest'anno sono previsti ulteriori giorni di blocco, da 7 a 10, che saranno decisi dalle marinerie zona per zona   

PESCARA. Stop al pesce fresco a tavola per l'avvio del fermo biologico che porta al blocco delle attività della flotta lungo l'Adriatico.  Sul tratto di mare abruzzese, da San Benedetto a Termoli, Il fermo scatterà a partire dal 15 agosto fino al 13 settembre. Il blocco nell’Alto e basso Adriatico è già partito il 29 luglio, da Trieste ad Ancona e da Bari a Manfredonia, e proseguirà fino al 27 agosto. Sul Tirreno, da Brindisi a Roma, dal 9 settembre all'8 ottobre; da Civitavecchia a Imperia, dal 16 settembre al 15 ottobre. Per Sicilia e Sardegna sarà fissato per un mese, tra agosto e ottobre, su indicazione delle Regioni. La novità di quest'anno è che, spiega Coldiretti Impresapesca, in aggiunta ai periodi di fermo fissati, i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco, da 7 a 17 giorni, a seconda dalla zona di pesca alla quale sono iscritti. Le giornate di stop saranno decise direttamente dai pescatori, che quindi dovranno darne comunicazione scritta entro le ore 9 del giorno stesso. L'intero ammontare delle giornate aggiuntive dovrà essere obbligatoriamente effettuato entro il 31 dicembre 2019. In un Paese come l'Italia, che importa dall'estero 8 pesci su 10, nei territori interessati dal fermo biologico aumenta anche il rischio, sottolinea Impresapesca Coldiretti, di ritrovarsi nel piatto prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco italiano proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo.