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CORONAVIRUS

Abruzzo, si allarga il focolaio di Civitella: i migranti positivi sono diventati 24

Questa mattina erano 10, il numero aumentato alla luce dei nuovi esami disposti dalla Asl. Il presidente dela Regione diffonde la notizia e torna ad attaccare la scelte del governo nazionale

PESCARA. E' aumentato il numero dei migranti trovati positivi al Covid nella struttura di accoglienza di Civitella del Tronto. Dai 10 di questa mattina, dopo una nuova serie di controlli da parte della Asl, si è passati a 24, tutti provenienti dal Bangladesh, fra i quali 7 minorenni tra i 15 e i 17 anni, tutti asintomatici.

"Il Servizio di Igiene e Salute Pubblica (SISP), insieme all’Unità di Coordinamento dell’Assistenza Territoriale (UCAT) sono allertati", si legge in una nota della Asl, " stanno provvedendo al tracciamento di tutti i contatti delle persone positive al Covid-19" E’ stata programmata per domani l’esecuzione dei tamponi sul personale della struttura di accogleinza anche in considerazione del fatto che per sviluppare la positività al virus occorrono dai 3 ai 5-6 giorni.

"Va precisato", continua la Asl , "così come confermato dal gestore della struttura, che il personale della struttura è dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale previsti dalle norme di sicurezza anticovid e l’intero gruppo di migranti, sin dall’inserimento all’interno della struttura di accoglienza, è posto in isolamento e non ha avuto alcun contatto con l’esterno". A dare per primno la notizia dei 10 migranti positivi a Cvitella era stato questa mattina il governatore Marco Marsilio (Fratelli d'Italia) in una nota con la quale tornava ad attaccare la le sclete del governo nazionale:

Ecco la nota: "Anche a Civitella del Tronto dieci migranti sono stati trovati positivi al Covid-19. Tutti i timori che avevamo ragionevolmente espresso motivando la nostra contrarietà all'arrivo dei migranti si sono rivelati fondati. Dopo Pettorano sul Gizio, Moscufo, Gissi e L'Aquila anche a Civitella del Tronto dieci migranti su cinquanta, pari al 20%, sono risultati positivi. Ora anche a Civitella si pone il problema su come gestire e separare i positivi dai negativi, dentro a strutture che, come avevano denunciato anche i sindaci, sono inadeguate a questo scopo. La dissennata politica del governo ha trasformato i Cas abruzzesi in vere e proprie bombe batteriologiche a orologeria. Il governo ha la grave responsabilità di aver messo in pericolo una comunità che con mesi di sacrifici e disciplina aveva praticamente azzerato i contagi e che ora si deve difendere da focolai di importazione. In presenza di questa epidemia l'unica cosa sensata da fare è il blocco navale al largo delle coste libiche e tunisine e il rigido controllo delle frontiere, non accoglienza e distribuzione sul territorio che moltiplica solo i pericoli".