Ai Piani di Pezza l'incontro con 13.000 scout Agesci

Era il 9 agosto del 1986, il Pontefice in elicottero volle sorvolare tutta la zona del raduno dei giovani

L'AQUILA. Gli articoli - che saranno pubblicati fino al primo maggio - giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro da parte di Benedetto XVI, sono tratti dal libro «Giovanni Paolo II e l'Abruzzo». Il libro (editrice Graphitype) scritto nel 2005 da Giustino Parisse, caporedattore del Centro ripercorre le visite pubbliche e private del Papa polacco in Abruzzo. Nel 1986 Giovanni Paolo II si recò ai Piani di Pezza nel Comune di Rocca di Mezzo per un incontro con 13.000 scout dell'Agesci. Una giornata indimenticabile che a Rocca di Mezzo sarà ricordata con cerimonie ufficiali il prossimo 9 agosto in occasione dei 25 anni dall'evento.

di Giustino Parisse

Il 1986 è stato un altro anno memorabile per quanto concerne la presenza, ufficiale, di Giovanni Paolo II, in Abruzzo e in particolare sulle montagne della provincia dell'Aquila. In quell'anno non abbiamo trovato fonti (giornalistiche o testimoniali) che ci parlino di presenze "private" di Karol Wojtyla nella nostra regione. Il che non significa che non ce ne siano state. Il 1986 è un anno da ricordare per l'Abruzzo anche per un altro motivo. Nasce il quotidiano d'Abruzzo, voluto dal gruppo editoriale "L'Espresso". Si chiama il Centro. Il primo numero va in edicola il 3 luglio del 1986. Da allora ci sarà una fonte in più per quanto riguarda la presenza del Papa in Abruzzo e una fonte che dimostrerà di essere sempre bene informata in particolare sulle visite private del Pontefice. Il Centro - e non poteva essere diversamente - ha seguito con grande attenzione e spazio le due visite ufficiali in Abruzzo avvenute dal 1986 in poi. E la prima fu sabato 9 agosto del 1986 quando il Papa si recò a Rocca di Mezzo e ai Piani di Pezza, un'ampia e bellissima zona dell'Altipiano delle Rocche. Questa località, è costituita, come scrive Antonio Muzi in un numero di "Provincia Oggi" - un periodico della Provincia molto ben curato e diretto per anni da Walter Capezzali - «da una conca glacio-carsica a oltre 1500 metri sul livello del mare circondata da alti monti e da boschi che si spingono fino alle prime balze rocciose quasi a fare da corona al piano e da un tappeto verde smagliante costellato da variopinte fioriture ondeggianti alla lieve brezza mattutina; d'inverno poi questo anfiteatro naturale, diventa un bacino per lo sci di fondo». Nel 1986 i Piani di Pezza fecero da scenario a un maxi raduno al quale parteciparono 13.000 scout in occasione della "Route nazionale Rovers-Scolte", organizzato dall'Agesci, l'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani che «che si propone di educare i giovani attraverso lo scoutismo, metodo educativo messo a punto da Robert Baden Powell attorno al 1907».

CONFALONIERI.
Prima di arrivare alla giornata del 9 agosto va doverosamente fatto un piccolo passo indietro. Il 1 agosto del 1986, muore a 93 anni, il cardinale Carlo Confalonieri, un personaggio a cui la città dell'Aquila è da sempre molto legata per essere stato arcivescovo negli anni della Seconda Guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra. Fu Confalonieri, cardinale decano nei due conclavi del 1978 (anche se per motivi di età, era già ultraottantenne, non vi partecipò) ad aver promosso la prima visita ufficiale di Giovanni Paolo II in Abruzzo, e in particolare all'Aquila, nel 1980. Confalonieri era nato a Seveso (Milano) il 25 luglio 1893. Nel luglio del 1921 il nuovo arcivescovo di Milano, Cardinale Achille Ratti, lo prese come Segretario particolare. Eletto Papa nel conclave del 1922, Pio XI lo tenne con sé in Vaticano con la stessa funzione, aggiungendo quella di Cameriere Segreto Partecipante, per tutto il tempo del suo pontificato. Il 27 marzo 1941 fu nominato Arcivescovo dell'Aquila e fece il solenne ingresso in città l'8 giugno 1941 dove rimase per 10 anni.

PIANI DI PEZZA.
Ecco parte del racconto che Giovanna Peru, caposervizio del Centro fece della visita del Pontefice ai Piani di Pezza: «Oltre 13.000 scout dai 16 ai 20 anni alle 17 in punto hanno sollevato lo sguardo verso il cielo. L'elicottero bianco del Papa, in anticipo sui tempi, ha sorvolato i Piani di Pezza in tutta la loro lunghezza. Dall'alto il Pontefice ha potuto vedere la marea blu di giovani in divisa che lo aspettavano già da due ore prima, radunati sotto il palco dove avrebbe celebrato la messa. Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto di visitare a piedi il campo, di camminare il più possibile tra la gente. Troppo tempo. Il Santo Padre ha dovuto rinunciare e accontentarsi di vedere dall'alto l'intero accampamento. Erano da poco passate le 17 quando a bordo della jeep gialla il Pontefice ha raggiunto lo sparuto numero di scouts che era ad attenderlo nel quartier generale dov'era stata allestita la mostra sui lavori fatti dai gruppi di studio che si sono protratti fino alla tarda serata di ieri. I capelli bianchissimi spettinati dal vento, la papalina stretta tra le mani incrociate dietro la schiena, il Papa si è inoltrato nel campo accompagnato dalla responsabile nazionale della branca Scolte, Cristina De Luca.

Un cerimoniale ridotto all'osso per l'occasione ha trasformato la visita del Santo Padre in una scampagnata tra amici. Cristina De Luca gli teneva il braccio mentre l'accompagnava nella visita alla mostra all'aperto e gli spiegava gli argomenti trattati. Non sono mancati momenti di ilarità quando il Santo Padre nel salutare un bimbo lo ha chiamato "pre-lupetto". E poi l'abbraccio finale con i giovani, la foto ricordo. Lo sguardo divertito del Pontefice mentre stretto fra i ragazzi ha ascoltato l'allegro motivo che gli era stato dedicato: "bello, cantatelo anche durante la Messa - ha detto - è bello anche il panorama, riconosco il profilo di queste montagne. Questa visita andava fatta a piedi". E della sua disponibilità a stare a contatto con la natura e con la gente ha dato prova quando quasi nascosto dalle braccia e dai volti dei ragazzi del sottocampo Fonte Cellese 16 (gli stessi che hanno allestito la mostra) tamburellava ritmando timidamente sulla testa di una ragazza il motivo della canzone».

ROCCA DI MEZZO.
Il Papa era giunto in elicottero a Rocca di Mezzo. L'atterraggio era avvenuto sull'Aia della Fonte. Una breve visita nella piccola chiesa di Sant'Angelo e poi una cerimonia col saluto dell'arcivescovo dell'Aquila Mario Peressin, del sindaco di Rocca di Mezzo, Fausto Ronconi, del presidente della giunta regionale Emilio Mattucci e di Giovanni Cocciante in rappresentanza della Provincia dell'Aquila.

PONTEFICE PONTEFICE.
Nel volumetto "Il bianco e l'azzurro" pubblicato dal Centro turistico Gran Sasso in occasione della visita ufficiale a Campo Imperatore nel giugno del 1993, il giornalista Gianfranco Colacito, racconta un episodio curioso che avvenne mentre Giovanni Paolo II stava raggiungendo i Piani di Pezza in jeep. Episodio che conferma l'amore del Papa per le montagne aquilane. Ecco quello che scrive Colacito «Nel 1986, il cronista, insieme con l'operatore televisivo Marcello Aromatario, dell'Aquila, e con un collega, riuscì grazie ad una Panda 4x4 a inerpicarsi fuori strada fino ai Piani di Pezza. La Panda arrivò quasi accanto alla Toyota gialla sulla quale Giovanni Paolo II era in piedi. Il sottoscritto e il teleoperatore poterono accostarsi ad un metro dalla jeep del Papa, a portata di voce. Fu allora che Aromatario si lasciò scappare un richiamo che voleva essere, ed era, del tutto rispettoso, ma anche del tutto originale. Gridò: "Pontefice, Pontefice...". Il Papa si voltò tranquillo e squadrò i due ardimentosi. Il cronista colse al volo l'occasione e gli chiese: "Santità, riconosce queste montagne?". E il Papa: "Sì, le conosco, mi sono care..."».

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