Alimenti per i celiaci Cambiano i tetti di spesa 

La Regione vara una norma che accompagna i pazienti nella fase transitoria Paolucci: «I prodotti usciti dal registro potranno essere erogati per altri 3 mesi»

L’AQUILA . La Regione Abruzzo accompagnerà i celiaci nella fase transitoria fino alla rivoluzione definitiva dei buoni per l’acquisto degli alimenti.
Dal primo ottobre le persone che devono mangiare esclusivamente prodotti senza glutine si sono viste tagliare il ticket erogato dal sistema sanitario italiano di circa il 7 per cento. In sostanza un donna con età compresa tra i 18 e i 59 anni ha dovuto dire addio a 9 euro circa al mese, passando così da un buono di 99 euro a uno da 90. La decisione è arrivata alla luce di una riorganizzazione voluta dal ministero della Salute che alla luce della collaborazione con l’associazione Italiana celiachia ha fatto in modo che i tagli fossero in linea con le reali esigenze dei celiaci e soprattutto che «non venisse meno la garanzia della copertura del 35% dell’apporto calorico giornaliero da carboidrati privi di glutine». Questo nuovo assetto, però, ha disorientato di fatto i celiaci che si sono trovati a rivedere le loro abitudini alimentari anche alla luce di una lista di prodotti senza glutine non più concessi tramite il buono statale. La fase è iniziata dal primo ottobre e poi via via si è andata assestando durante tutto il mese. Chi era abituato tradizionalmente ad acquistare dei prodotti surgelati o delle farine per fare in casa pane o biscotti, per esempio, ha dovuto cambiare abitudini perché questi alimenti non sono più concedibili.
Per evitare questo drastico cambio di rotta la Regione Abruzzo ha pensato di approvare una delibera che permette di erogare ancora tutti i prodotti in registro per accompagnare i celiaci in questa fase transitoria ed evitare che i fornitori, farmacie, supermercati e parafarmacie, si trovino improvvisamente con centinaia di prodotti in giacenza.
«La Regione Abruzzo, in accordo anche con le altre regioni, ha voluto far sì che gli alimenti usciti dal registro dei prodotti concessi, potessero essere comunque erogati per ulteriori 3 mesi per non procurare svantaggi ai celiaci e impedire che le giacenze andassero al macero», ha spiegato l’assessore regionale Silvio Paolucci, che ha proposto e curato il provvedimento. «Penso per esempio a un celiaco che consuma un determinato alimento e improvvisamente deve cambiare, grazie a questo provvedimento potrà scegliere gradualmente il prodotto da prendere in sostituzione, così il fornitore potrà smaltire le giacenze e riorganizzarsi alla luce del provvedimento nazionale».
Mario Centi Pizzutilli, presidente Aic Abruzzo, ha espresso soddisfazione per il provvedimento regionale. «C’è stata molta confusione», ha commentato Centi Pizzutilli, «si è parlato di un iniziale taglio del 50 per cento poi ridotto anche grazie al lavoro dell’Aic. Purtroppo si è tagliato il buono e allo stesso tempo sono stati tolti degli alimenti importanti dall’elenco dei prodotti erogabili come le farine. Con questa delibera si cercherà di cambiare gradualmente fino ad arrivare al 24 gennaio quando il provvedimento nazionale dovrà essere necessariamente applicato».
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