Alla fine vincono gli studenti Scuola, no agli accorpamenti

Salvi per ora gli istituti superiori destinati a scomparire. La Regione rinvia di un anno il piano di riassetto della Gelmini. Gatti: non c’erano le condizioni. Testa: ora c’è tempo per un accordo. Soddisfatti i sindacati e l’opposizione

PESCARA. Alla fine hanno vinto gli studenti, le famiglie, i sindacati, tutti quelli che si sono opposti al programma di accorpamento delle scuole abruzzesi. Ieri l’assessore all’Istruzione Paolo Gatti ha annunciato che slitta di un anno il riassetto delle scuole del secondo ciclo, inizialmente previsto per il 2010-2011.

L’assessore Gatti e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Carlo Petracca hanno comunque sottolineato in conferenza stampa che la riforma del secondo ciclo scolastico per licei, istituti tecnici e istituti professionali, sarà operativa entro quest’anno, «viene sospesa solo» hanno precisato «la razionalizzazione del sistema scolastico regionale», cioè l’accorpamento degli istituti su cui era montata la protesta. Gatti ha spiegato che la decisione «è scaturita dall’esame delle proposte di riordino delle Province, dalla presa d’atto della complessità delle attività e dalla provvisorietà dell’edilizia scolastica, con particolare riferimento all’area del cratere».

Da qui la scelta della Regione che Gatti ha definito «una scelta di saggezza, nell’interesse delle famiglie, degli studenti e degli insegnanti». Petracca ha ribadito che «non viene assolutamente rinviata di un anno la riforma del secondo ciclo di istruzione, per la quale sono stati appena approvati i regolamenti, ma verrà applicata da subito determinando il cambiamento di fisionomia di alcuni istituti. Altra cosa è», ha aggiunto, «il riassetto o la razionalizzazione territoriale del sistema scolastico regionale che è di competenza degli enti locali e che partirà dal prossimo anno 2011-2012».

Il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, ha detto di «apprendere con grande favore la decisione della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale. Auspico ora», ha sottolineato «che, in questi mesi, si arrivi ad una vera concertazione con gli attori interessati».
Soddisfatto il consigliere comunale Pd di Pescara Antonio Blasioli: «Ora la Provincia avrà l’occasione di istituire un tavolo permanente con tutti i soggetti coinvolti nella scuola, che ci aiuterà a elaborare una proposta di piano scolastico concertato e più vicino alle esigenze di tutti».

Per sindacati esprime soddisfazione Andrea Leonzio, segretario regionale della Cisl scuola. «E’ stata una battaglia vinta», dice, «restano aperti molti problemi». Leonzio sollecita in particolare «l’adozione di un piano territoriale da parte della Regione», la cui assenza determina «la mancata programmazione di un’offerta formativa in linea con gli indirizzi della programmazione in materia di sviluppo economico e rilancio della competitività».

«Occorre ricordare», dice Leonzio, «che i piani territoriali devono essere concertati anche sulla base delle proposte formulate dalle Province con riferimento ai loro piani di programmazione, che nella nostra regione sono praticamente ancora in fase di gestazione». Ma il piano, conclude Leonzio, va confrontato anche con le parti sociali «attraverso la valorizzazione del comitato regionale per l’Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore) decaduto da tempo e mai più ricostituito».

(cr.re.)