Alta formazione, accordo Regione-università

Firmata l'intesa con i rettori. Gatti: una spinta per l'innovazione

PESCARA. La Regione e i tre atenei abruzzesi hanno siglato, ieri, il protocollo relativo al progetto speciale multiasse Reti per l'alta formazione, che stanzia risorse per 8 milioni di euro nel Piano operativo del 10 novembre 2009 del fondo sociale europeo 2007-13. Per l'ateneo d'Annunzio di Chieti-Pescara era presente il rettore, Franco Cuccurullo, per l'università di Teramo il rettore, Rita Tranquilli Leali, mentre l'ateneo aquilano era rappresentato dal professor Carlo Cecati. Per la Regione, il presidente Gianni Chiodi, e l'assessore Paolo Gatti.

Il progetto, in linea con la strategia europea per l'occupazione, si pone come obiettivi fondamentali «la crescita del capitale umano regionale, attraverso la promozione dell'innovazione come fattore di competitività del sistema economico, e il rafforzamento della formazione tecnico-scientifica». In particolare, le risorse serviranno alle università per formare figure professionali in grado di affiancare le piccole e medie imprese abruzzesi nei processi di crescita e di innovazione, sia in termini di processo, che di prodotto.

«Nell'azione complessiva di sostegno all'economia e all'occupazione regionale», spiega l'assessore regionale al lavoro, Gatti, «un ruolo centrale lo svolge il mondo dell'università e della ricerca. Con questo protocollo sosteniamo i ricercatori e incentiviamo il trasferimento tecnologico dal mondo accademico all'impresa, spingendo verso una sinergia sempre più concreta e seria fra atenei abruzzesi e imprese. Il progetto che abbiamo siglato, rispetto al passato, aumenta le risorse che mettiamo loro a disposizione».

«Nel progetto», prosegue, «delineiamo l'obiettivo e gli strumenti operativi per favorire anche una "collaborazione virtuosa" fra università e impresa, per produrre risultati scientifici e di alta formazione con ricadute sul capitale umano da utilizzare nel sistema produttivo regionale».

«A breve lanceremo, infatti, altri bandi che», conclude Gatti, «perseguono le medesime finalità e vedranno sempre protagoniste le università, ma con un occhio rivolto, questa volta, alla voglia di imprenditorialità dei giovani ricercatori abruzzesi, attraverso il sostengo al lancio di start-up».

Secondo il presidente della Regione, Gianni Chiodi, «la sfida epocale è quella di riuscire a restituire quote di futuro e di speranza alle giovani generazioni».

«Rispetto all'indebitamento», conclude Chiodi, «in due anni, abbiamo ridotto di circa il 14% lo stock di debito della Regione. Oggi spendiamo la metà di quando spendevano i governi che ci hanno preceduto e questo dato, d'altro canto, è confermato dal rating che ci è stato assegnato. Riguardo alla formazione, dal momento che i giovani si trovano a vivere una realtà altamente competitiva ormai su scala mondiale, non si può prescindere da criteri qualificanti come merito e capacità. A politica che pensa solo all'oggi serve solo in termini di sopravvivenza del consenso elettorale ma non determina risultati apprezzabili in vista delle sfide future che riguarderanno un'intera generazione». (cr.re.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA