Anche il bus è low-cost: L’Aquila-Roma a 1 euro

Come per gli aerei, piovono offerte di privati che offrono tratte a prezzi stracciati Una rivoluzione che investe anche società regionali come Tua. Ma c’è chi dice no

PESCARA. Volete andare al Vinitaly di Verona? Potete farlo in autobus, cercando la corsa sul sito della società Gogobus (www.gogobus.it) oppure proponendo voi stessi la corsa, se la società non prevede il servizio, da Pescara, dall’Aquila o da Teramo. Se la proposta viene accolta e si raggiungono le 19 adesioni, il bus arriva sotto casa e si parte. Il prezzo del biglietto è in media la metà di quello di mercato. Gogobus, un’idea di due giovani imprenditori, Alessandro Zocca ed Emanuele Gaspari è una delle tante rivoluzioni che stanno cambiando le forme della mobilità collettiva. La società non ha automezzi propri, ma sfrutta quelli delle società, circa un centinaio, con cui ha stabilito accordi. Per le società la convenienza è quella di utilizzare bus che altrimenti viaggerebbero vuoti.

E’ una specie di “Bla-bla car” (il sistema on line per cercare o offrire passaggi in auto) applicato ai bus, o semplicemente un effetto Uber (la società che ha messo sottosopra il mercato dei taxi): una scossa in un settore per molti versi ingessato, in difficoltà, e a forte sovvenzione pubblica.

Sino a oggi gli autobus di Gogo Bus sono partiti da Milano, Genova (il collegamento fra queste due città costa circa 9 euro), Torino e Verona, ma l’idea della società è di abbracciare tutta l’Italia e coprire anche città e regioni fuori dalle classiche rotte, sulla base del principio che ogni viaggio può essere “tagliato su misura” dell’utente.

IL LOW COST. Accanto a iniziative nuove come quelle di Zocca e Gaspari, si stanno affermando in vettori di lunga tradizione, nuove politiche commerciali che guardano invece all’esperienza di Ryanair, la compagni aerea irlandese low cost. Ecco allora le corse a prezzi stracciati, fino al limite dell’euro e anche meno (confortati dal prezzo relativamente basso del gasolio). Oppure l’affermarsi di società dedicate, come Flixbus (www.flixbus.it) , che propone Pescara-Milano a partire da 1 euro, Pescara-Venezia a 9,99 euro, o Pescara Bari a 9 euro) o l’internazionale Megabus. Mentre nascono portali internet specializzati, come www.viaggiafree.it, per chi vuole scegliere le migliori offerte del mercato senza impazzire. Su questa politica si sta muovendo una grande società di trasporto interregionale e internazionale come Baltuour Eurolines di Teramo. Sulla tratta Pescara-Bologna e Pescara-Milano sono già disponibili biglietti Andata/Ritorno a partire da un euro. E’ una nuova sfida al mercato nazionale, ha spiegato il presidente Agostino Ballone, lanciato dopo «il positivo e importante bilancio 2015 – chiuso con un aumento dei passeggeri e del fatturato rispetto al 2014 del 10%, e con un aumento delle partenze del 16%». «Affrontiamo il 2016 con un ulteriore rilancio in termini di investimenti», ha spiegato Ballone, «con un regime tariffario di grande competitività, e con l’aumento di nuovi collegamenti nazionali ed internazionali per rafforzare la nostra posizione di leader del settore». Ecco dunque l’aumento dei collegamenti interni da Roma per Napoli, Milano e Genova, e l’incremento delle nuove rotte internazionali. Tariffe Low cost, a partire da 1 euro, per 100mila posti l’anno, anche da Sena del gruppo Baltour, per la tratta Roseto-Roma o L’Aquila-Siena. Chi non s’imbarca nel low cost estremo fa sconti e promozioni, come Marino autolinee che taglia del 20% in alcuni periodi dell’anno le corse dall’Abruzzo alla Campania. O come Di Fonzo molto attivo su promozioni,sconti comitiva, e carnet di viaggio.

LA SFIDA AL PUBBLICO. La rivoluzione tariffaria sta mettendo in difficoltà anche un settore protetto (anche se ancora per poco) come quello del Trasporto pubblico locale. Come testimonia la polemica scoppiata tra sindacati dei trasporti e Regione sull’iniziativa di un privato di istituire una corsa low-cost L’Aquila-Roma, a partire da 1 euro, su una tratta dunque servita dalla società regionale Tua (ex Arpa).

L’iniziativa è della Gaspari, compagnia di Giulianova, già attiva nei collegamenti diretti con gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Nel sindacato c’è grande agitazione. Il segretario regionale della della Filt-Cgil, Franco Rolandi punta l’indice sull’assenza di norme regionali, «che hanno favorito uno scenario di estrema confusione, dal quale le imprese private hanno ricevuto uno straordinario assist». Per la Cgil la Regione deve difendere quello che ritiene «un servizio minimo, dal momento che non esiste alcuna alternativa rispetto al trasporto su gomma».

Questione dubbia, visto che sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno dato ragione alla società Gaspari. Camillo D’Alessandro, consigliere regionale delegato ai Trasporti, annuncia che presto la Regione si doterà di una legge che «chiarisca ulteriormente cosa si intende per servizio minimo». D’Alessandro ricorda anche che a breve sarà in vigore il decreto Madia «che aprirà alla libera concorrenza del mercato anche questo versante del trasporto locale. Si apre una storia diversa», ammonisce il consigliere, «e siccome non la vogliamo subire, l’abbiamo anticipato con il nostro piano industriale». Il quale prevede che i servizi minimi saranno garantiti da Tua, mentre i servizi a mercato, aperti alla concorrenza, saranno garantiti da due nuove società: Sangritana spa per la gomma e Sangritana Cargo per il trasporto merci su ferrovia. E se la preoccupazione dei sindacati è per il personale, D’Alessandro assicura che con l’apertura al mercato non ci saranno tagli, tanto è vero che Tua sta facendo concorsi per assumere.

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