Angelucci: avanti con le riforme

Il presidente di Confindustria appoggia il piano di risanamento di Chiodi

PESCARA. «Va bene il lavoro svolto, avanti con le riforme». Trovano pieno appoggio in Confindustria le scelte operate dal presidente Chiodi e dal suo governo regionale negli ultimi mesi. Il presidente Mauro Angelucci certifica che la Regione ha avviato un valido piano di riforme e di riorganizzazione di alcuni importanti comparti del sistema amministrativo.

Un'azione profonda, se è vero che a essa si frappongono resistenze più o meno dichiarate. «Chiodi vada avanti nella sua azione di risanamento», è l'invito che Angelucci rivolge al governatore, «quel lavoro da tempo sollecitato dalle parti attive della società».
Per Confindustria, la riorganizzazione del sistema sanitario connessa alla riduzione del debito e al risanamento del bilancio regionale, così come il nuovo assetto degli enti strumentali e d'ambito, la riforma dei consorzi industriali e delle aree di sviluppo produttivo, assieme alla riorganizzazione dei trasporti, sono tutti temi nell'agenda della giunta regionale. Questioni su cui da tempo il mondo delle imprese sollecita interventi incisivi per migliorare l'efficienza e l'economicità del sistema pubblico regionale.

«Per la prima volta», osserva Angelucci, «si è avviata una fase politica coraggiosa che prevede una serie di riforme che vanno realmente a incidere e a modificare assetti stratificati e consolidati in cui si annidavano e si annidano inefficienze e sprechi».

Incrostazioni che hanno gravato negli anni sull'intero sistema regionale in termini di scarsa attrattività del territorio, alti costi, impossibilità di reinvestire nella produzione, appesantimenti burocratici per le imprese e gravami sul bilancio regionale con conseguente incapacità di programmazione. «Tutto questo» aggiunge il presidente degli imprenditori, «è causa di evidenti malumori e insofferenze da parte di chi viene a vedere messo improvvisamente in discussione sui diritti e i privilegi acquisiti. Tali inquietudini, trovano purtroppo spesso sponda in modo bipartisan. Tutto ciò è particolarmente grave, perché rallenta i processi di riforma e determina, anche sul piano dell'opinione pubblica, un clima di insoddisfazione, allarmismo e preoccupazione che invece non dovrebbero avere ragion d'essere. L'Abruzzo», prosegue Angelucci, «sta vivendo una crisi senza precedenti che coincide non solo con la crisi finanziaria globale che ha colpito l'economia negli ultimi anni, ma anche con le crisi locali conseguenti al terribile sisma dell'aprile 2009, con il quale questo governo si è dovuto confrontare, e con un sistema amministrativo inefficiente di cui la sanità rappresenta soltanto l'aspetto più eclatante e gravoso per la regione ma non il solo. Ecco perché è necessario che la Regione, seppure con difficoltà ed eventuale perdita di consensi, continui con decisione e senza tentennamenti con i processi di riforma avviati e auspicati, su cui il sistema produttivo in primis misurerà, e lo farà senza sconti, la vera capacità dell'attuale governo regionale di saper operare e di incidere in modo costruttivo e positivo sul risanamento del sistema regionale». (cr.re.)

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