Asse attrezzato e autostrade, protesta contro i nuovi pedaggi

Giovedì, scatterà l'incremento dei pedaggi sull’A-24 e A-25; poi, arriverà un altro ritocco delle tariffe legato all’Asse attrezzato

PESCARA. Si infiamma la protesta contro il doppio aumento che colpirà le autostrade abruzzesi nel giro di pochi giorni. Giovedì, scatterà un incremento dei pedaggi sull’A-24 e A-25; poi, arriverà un altro ritocco delle tariffe legato all’Asse attrezzato, che diventa a pagamento. Nel fine settimana, appena trascorso, il Pd ha raccolto nella provincia pescarese ben 2.600 firme di cittadini contrari agli aumenti. Sul piede di guerra sono anche le associazioni dei consumatori: l’Adiconsum minaccia proteste eclatanti. Si mobilitano i politici per evitare l’ennesima stangata a carico dei cittadini. Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa chiede l’intervento dei parlamentari abruzzesi del Pdl. Lo stesso farà oggi il Pd con i suoi eletti alla Camera e al Senato. Intanto Anas e Strada dei parchi, la società che gestisce le autostrade abruzzesi, si preparano ad applicare gli aumenti.

PEDAGGI PIU’ CARI Fonti della società Strada dei parchi hanno rivelato che da giovedì prossimo le tariffe subiranno un ritocco pari a un millesimo per chilometro. Il tratto Pescara Roma dovrebbe subire un incremento di 20 centesimi, pari a poco meno del 2 per cento.

AUMENTI DEL 6% IN 3 ANNI
Negli ultimi tre anni, le autostrade abruzzesi sono aumentate di oltre il 6 per cento. Nel 2007, c’era stato un ritocco dell’1,28 per cento; nel 2008, dello 0,76; nel 2009, dell’1,11. L’ultimo incremento dei pedaggi risale all’inizio di quest’anno.

ASSE A PAGAMENTO
Non è finita qui. Entro il prossimo mese, al pedaggio dell’autostrada verrà aggiunto anche il pedaggio dell’Asse attrezzato. Il raccordo Chieti-Pescara diventerà a pagamento, ma solo per chi percorre le autostrade abruzzesi. I pedaggi, di un euro per le auto e di 2 euro per i camion, si pagheranno ai caselli di uscita dell’A-25 e dell’A-24. In questo modo, verranno dispensati i pendolari che utilizzano solo il raccordo Chieti-Pescara.

RACCOLTE 2.600 FIRME Intanto divampa la protesta contro gli aumenti. In soli due pomeriggi, quelli di sabato e domenica scorsi, il Pd ha raccolto 2.600 firme contro il pedaggio dell’Asse attrezzato nella provincia pescarese. Di queste, un migliaio sono arrivate da Pescara, 400 da Montesilvano, 300 da Città Sant’Angelo, 200 da Alanno, circa 200 da Popoli e altrettante da Lettomanoppello. «La petizione», ha rivelato Giacomo Cuzzi, responsabile organizzativo del Pd pescarese, «andrà avanti ad oltranza fino al primo luglio».

SOS AI PARLAMENTARI Pd e Pdl chiedono l’intervento di Roma per bloccare gli aumenti. Un appello ieri è arrivato dal presidente della Provincia di Pescara. «Nelle scorse settimane», ha spiegato Testa, «mi sono attivato, insieme ai vertici locali del Pdl e ai parlamentari abruzzesi del Popolo della libertà per scongiurare l’attivazione del pedaggio sull’Asse attrezzato e ho ricevuto delle rassicurazioni». «Potrebbe avere», ha aggiunto, «degli effetti sperati, quindi, la mobilitazione partita da Pescara per evitare l’entrata in vigore di un balzello sui pendolari». Secondo il presidente del consiglio comunale di Pescara Licio Di Biase, il pedaggio sull’Asse potrebbe avere l’effetto di «un colpo mortale sulle attività dell’area industriale». Durissimo, infine, il monito del segretario provinciale dell’Adiconsum Alberto Corraro: «Il governo, contrariamente a quanto aveva detto, sta mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, dove non ci sono più soldi. Organizzeremo azioni clamorose per bloccare gli aumenti dei pedaggi».

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