"Asse attrezzato, L'Anas non può imporre il pedaggio"

Di Giuseppantonio: il proprietario della strada resta il Consorzio industriale di Chieti-Pescara

CHIETI. «L'Asse attrezzato Chieti-Pescara è di proprietà del Consorzio per l'area di sviluppo industriale Chieti-Pescara che lo ha affidato in gestione provvisoria all'Anas: pertanto, non ha alcun titolo né per imporre né per riscuotere il pedaggio. E' partendo da questa situazione che la Regione Abruzzo e le Province di Chieti e Pescara devono iniziare un battaglia, soprattutto legale, per evitare l'introduzione di quello che viene percepito dai cittadini e dagli automobilisti in particolare come un balzello inaccettabile».

Lo ha affermato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, intervenendo all'assemblea provinciale di Confindustria. L'Unione delle province italiane (Upi), intanto, ha espresso totale contrarietà ai pedaggi sui raccordi autostradali.

«Il Consorzio ha costruito», ha sottolineato Di Giuseppantonio, «l'Asse attrezzato e sta sopportando finanziariamente, a distanza di oltre 30 anni, tutte le spese legate al contenzioso per gli espropri dei terreni, spese che oggi ammontano a un terzo dei 40 milioni di debiti che il Consorzio ha accumulato».

«Se l'Anas pretende di incassare il pedaggio allora perché non paga gli espropri?», dice Di Giuseppantonio. «E' impensabile e ha il sapore di una vera beffa, che oggi il Consorzio industriale continui a sopportare un debito enorme, con creditori che bussano ogni giorno a quattrini per contenziosi diventati milionari, e che al tempo stesso venga imposto un pedaggio dal quale il proprietario della strada non trarrebbe alcun beneficio».

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