Asse attrezzato, l’Anas salva i pendolari

Il pedaggio solo per i veicoli che escono dall’autostrada, ecco le ipotesi allo studio

PESCARA. Solo i veicoli che percorrono le autostrade A-24 e A-25 pagheranno il pedaggio per l’Asse attrezzato. Gli altri mezzi verranno dispensati. Così, verranno salvati i pendolari che utilizzano il raccordo Chieti-Pescara. E’ questa l’ipotesi anticipata ieri da fonti Anas.

TERAMO MARE GRATIS Resterà gratuita, in compenso, la Teramo mare. L’Anas ha classificato questa strada tra i percorsi secondari di tipo B, perché priva di corsie di emergenza. Secondo la legge, quindi, non è possibile applicare pedaggi.

PEDAGGIO SULL’ASSE
I tecnici starebbero ancora studiando che tipo di tariffa applicare e le modalità di pagamento per l’Asse attrezzato. Tanto è vero che ieri due autorevoli dirigenti dell’azienda che gestisce le autostrade hanno rivelato di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione da Roma, in merito all’istituzione di un pedaggio sull’Asse attrezzato. Caso strano, visto che il pagamento dovrebbe scattare addirittura da giovedì prossimo, primo luglio, cioè tra appena quattro giorni.

COME SI PAGHERA’
I due dirigenti dell’Anas - che hanno chiesto di rimanere anonimi perché non sono stati autorizzati dall’azienda a parlare con la stampa - hanno comunque dato qualche indicazione su come potrebbe avvenire il pagamento sul raccordo Chieti-Pescara. E’ stata scartata la possibilità di realizzare nuovi caselli lungo l’Asse attrezzato. Primo, perché costerebbero troppo e, poi, per i tempi ristretti a disposizione. Ecco, quindi, prendere piede un’ipotesi meno dispendiosa in termini di denaro e di tempo. «Si potrebbe far versare ai veicoli che escono dall’A-25 qualcosa in più rispetto alla normale tariffa autostradale», spiega uno dei due dirigenti.

In questo modo, si troverebbero a pagare il pedaggio solo i mezzi che escono dall’autostrada, compresi quelli che non utilizzano l’Asse attrezzato. Chi entra in autostrada, invece, dovrebbe pagare in uno dei caselli di uscita lungo i percorsi dell’A-25, o dell’A-24.
Questo sistema eviterebbe, di fatto, di far pagare l’Asse attrezzato ai pendolari che ogni giorno transitano sul raccordo Chieti Pescara per ragioni di lavoro, senza utilizzare le autostrade abruzzesi. «Mi rendo conto che potrebbero crearsi delle disparità», ha ammesso l’altro dirigente dell’Anas, «ma questo è l’unico modo per applicare il pagamento. Il sistema elettronico degli abbonamenti, con dei bollini di riconoscimento da attaccare ai parabrezza delle auto, come avviene all’estero, richiederebbe troppo tempo per realizzarlo».

SI USANO I CASELLI
L’unico modo per evitare costi stratosferici per realizzare nuovi caselli è utilizzare quelli esistenti. Ad esempio l’uscita dell’A-25 di Chieti, dove escono i mezzi diretti verso l’area metropolitana. La media è di 100mila veicoli al giorno in direzione della provincia di Pescara e del territorio teatino. Dovrebbero essere utilizzati anche i caselli in uscita lungo l’A-25 e l’A-24 per far pagare i veicoli che hanno utilizzato l’Asse attrezzato per raggiungere le due autostrade.

QUALI TARIFFE
I due dirigenti dell’Anas si astengono dal fare previsioni sull’entità delle tariffe. «Il pedaggio potrebbe costare anche pochi centesimi», hanno affermato. Ma le voci che circolano parlano di un euro. In un articolo pubblicato sul Sole 24 ore si ipotizza il pagamento di un euro, per le auto e di 2 euro, per i mezzi pesanti, come i camion e i pullman.
Questo significa che i pendolari, che percorrono ogni giorno un tratto dell’A-25 per raggiungere Chieti o Pescara, dovranno sborsare 50-60 euro al mese o il doppio, cioè 100-120 euro, se guidano mezzi pesanti. «Abbiamo bisogno di soldi», ha ammesso uno dei due dirigenti, «il governo ci ha tagliato i fondi e l’unico modo per realizzare i tanti lavori in programma è quello di istituire nuovi pedaggi, o aumentare quelli esistenti».

PROSEGUE LA PROTESTA
L’ipotesi che possa scattare già da giovedì prossimo il pedaggio ha messo in allarme il centrosinistra. Il Pd ha fatto partire da ieri una petizione in diverse zone della provincia per raccogliere le firme contro il pagamento dell’Asse, definito un’ulteriore tassa a carico dei cittadini.
Le firme si raccolto a Montesilvano, strada parco, angolo via Adige; Città Sant’Angelo, corso Vittorio Emanuele; Pianella, sede Pd in piazza Garibaldi; Cugnoli, piazza Largo Umberto I; Torre de’ Passeri, piazza Papa Giovanni XXIII; Lettomanoppello, piazza Umberto I; Manoppello paese, corso Santarelli; Manoppello scalo, piazza Zambra; Pescara, circolo Pd, via Tavo. Prosegue anche la raccolta di firme porta a porta ad Abbateggio, Bolognano, Carpineto, Penne e a Pescara San Silvestro.

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